«Cancellare l’obbligo dei vaccini pediatrici è ignorante dei dati e delle evidenze scientifiche, è un’invasione di campo di una certa politica populista che si occupa più di cercare voti No Vax che di salute pubblica». Così l’infettivologo, clinico e primario al Policlinico San Martino di Genova e professore universitario, Matteo Bassetti, in un’intervista concessa a “La Repubblica”. L’esperto attacca l’emendamento presentato dal senatore leghista Claudio Borghi con cui vuole sostituir l’obbligo di 12 vaccinazioni pediatriche (poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Haemophilus influenzae tipo B, morbillo, rosolia, parotite, varicella, meningococco B e C) con una generica raccomandazione.

Stop all’obbligo vaccinale per i bambini: Bassetti contro la Lega
«Tutta la comunità scientifica, dalle società scientifiche ai pediatri agli infettivologi, a chiunque abbia a cuore la salute pubblica è evidentemente contrario alla cancellazione dell’obbligo. Quella del senatore Borghi è una clamorosa invasione di campo, con l’unico obiettivo di posizionamento politico del proprio partito. E come se qualcuno dicesse che bisogna togliere l’obbligo delle cinture di sicurezza. A che titolo Borghi si occupa della salute dei nostri bambini? Cita una lettera di commento, che scientificamente non ha valore, invece di citare articoli e studi: prima di parlare occorre essere competenti e non ignorare gli studi scientifici, la generalizzazione presuppone ignoranza. Borghi è anche completamente fuori dall’attualità, visti i dati sul morbillo, il cui vaccino non sarebbe più obbligatorio», ha dichiarato con forza il professor Matteo Bassetti contrario all’idea di cancellare l’obbligo dei vaccini pediatrici.

Stop all’obbligo vaccinale per i bambini, cosa rischiamo: interviene il professor Bassetti
«Fermare i vaccini fa male alla popolazione, deve finire anche la narrazione che i vaccini fanno arricchire Big Pharma. Big Pharma si arricchisce molto di più con i farmaci, curando le malattie che tornano se non ci si vaccina più. Se ragioniamo in questi termini, se il 50% di chi contrarrà il morbillo sarà ospedalizzato, come da previsioni, possiamo immaginare il costo sanitario di questi ricoveri, oltre quello sociale e umano ovviamente», ha osservato sempre Bassetti. Qualche parola poi sul Covid che sta tornando a rialzare la testa: «Abbiamo ormai strumenti di diagnosi che ci permette di mettere al sicuro la maggior parte dei pazienti, strumenti che ad esempio per la sindrome parainfluenzale che è diffusissima in questo periodo non abbiamo. Poi vedremo se in autunno per gli over 80 o in casi di pazienti fragilissimi potrà essere consigliabile un richiamo del vaccino. Non c’è alcuna preoccupazione».
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