Manganellate a Pisa e Firenze. “Il Presidente della Repubblica ha fatto presente al Ministro dell’Interno, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento.”. Basterebbe la nota ufficiale del Quirinale sull’intervento del Presidente della Repubblica Mattarella nei confronti del ministro dell’Interno Piantedosi per consigliare moderazione, ma evidentemente la Destra italiana è allergica pure ai richiami della più alta carica dello stato.
Dopo i “fattacci” di Pisa e Firenze, infatti, oggi sono proseguite le polemiche a distanza sull’opportunità degli interventi, talvolta scomposti, dalla Polizia nei confronti dei manifestanti pro-Palestina. In una nota Fratelli d’Italia scrive: “FdI difende le regole democratiche di convivenza che si basano sul diritto di manifestare e il dovere di farlo pacificamente e nel rispetto della legge. La sinistra che spalleggia i violenti è la causa dei disordini ai quali abbiamo assistito”. Prosegue dunque il solito refrain per cui ci sarebbe un disegno dell’opposizione dietro le manifestazioni pro-Palestina. Ma dimentica Fdi di mettere in fila tutta una serie di eventi poco “simpatici” accaduti negli ultimi giorni: come le identificazioni dei manifestanti pro-Navalny a Milano, subito giustificate come “normali” da Piantedosi secondo cui non ci sarebbe in atto alcun tentativo di “reprimere il dissenso”. Ci spiace per il signor ministro dell’Interno, ma dopo le parole di oggi dei suoi alleati di governo e nonostante l’intervento del Presidente Mattarella, ne siamo convinti ancor meno di prima.
Manganellate a Pisa e Firenze: è in atto oppure no un tentativo di reprimere il dissenso?
Manganellate a Pisa e Firenze. “La Lega ha detto che a Elly Schlein andrebbe tolta la scorta perché ha difeso gli studenti. Ora che anche Mattarella ha parlato, la vuole togliere anche al Presidente della Repubblica?” dicono dal Partito Democratico. Ora, senza scadere nelle boutade, bisognerebbe tenere il punto: è in atto oppure no un tentativo di reprimere il dissenso? Secondo noi sì. E anche secondo il presidente Mattarella: il ministro è stato avvisato, bisogna abbassare i toni pur garantendo l’ordine pubblico. Se un ministro dell’Interno è capace di fare il suo lavoro, interverrà con i responsabili dell’ordine pubblico ad ogni livello per evitare che fatti (gravi) come quelli di Pisa e Firenze accadano di nuovo e per garantire ai cittadini il sacrosanto e democratico diritto a manifestare pacificamente le proprie opinioni, anche in dissenso con il governo.
Leggi anche: Manganellate a Pisa, in procura informativa con i nomi degli agenti di polizia coinvolti





