Il pensionamento di Roberto Vannacci, avvenuto nel febbraio 2025, ha acceso il dibattito pubblico. Il generale dell’Esercito Italiano ha lasciato il servizio a soli 56 anni, ben undici in meno rispetto all’età prevista per la pensione di vecchiaia ordinaria, fissata a 67 anni. Una scelta che ha sorpreso molti, spingendo alcuni a ipotizzare trattamenti di favore. Ma le cose stanno diversamente.
Vannacci in pensione, le regole differenziate per le Forze Armate
Vannacci non ha usufruito di alcun canale agevolato introdotto recentemente, come Quota 103, né di altri strumenti di flessibilità varati dal governo Meloni. Semplicemente, ha applicato le norme specifiche riservate al personale militare e delle forze di polizia, ancora oggi regolate da un sistema previdenziale autonomo, non intaccato dalla riforma Fornero.
Nel comparto difesa e sicurezza, si può andare in pensione:
- per limiti d’età, che variano in base al grado (in media tra 60 e 65 anni);
- per anzianità contributiva, a prescindere dall’età, con almeno 41 anni di contributi;
- oppure, in alternativa, con 35 anni di contributi effettivi e 58 anni d’età.
Inoltre, chi ha maturato l’anzianità contributiva massima (che garantisce l’80% della retribuzione) entro il 31 dicembre 2011, può andare in pensione già a 54 anni.
La carriera di Vannacci e i suoi contributi
Il generale Vannacci ha iniziato la carriera militare a 17 anni e ha accumulato 44 anni di contributi, anche grazie al meccanismo che maggiora del 20% gli anni di servizio prestati nei reparti speciali. La sua lunga esperienza nella Folgore e nel Reggimento Col Moschin ha dunque pesato positivamente sull’anzianità maturata.
Il pensionamento non è frutto di un privilegio, ma di una carriera militare lunga e complessa, che gli ha permesso di maturare i requisiti con largo anticipo rispetto alla norma generale. E lo stesso Vannacci ha dichiarato di non essere più interessato a un eventuale ritorno in servizio, che gli avrebbe garantito un’ulteriore promozione a Generale di Corpo d’Armata.
Quanto prende di pensione Vannacci
Secondo le stime più attendibili, Vannacci percepisce una pensione mensile di circa 5.000 euro netti, compatibile con il grado ricoperto (Generale di Divisione) e con gli anni di contribuzione. A questa somma si aggiungono gli 8.000 euro mensili dell’indennità da europarlamentare, incarico assunto nel 2024.
In futuro, a partire dai 63 anni, beneficerà anche del vitalizio da parlamentare europeo, calcolato in base al numero di anni di mandato (3,5% per ciascun anno).
L’ex generale ha respinto le critiche
Vannacci ha respinto con decisione le critiche, spiegando che avrebbe comunque avuto molte opportunità lavorative anche senza l’elezione a Bruxelles. Ingegnere con quattro lauree, ha sottolineato che il suo curriculum avrebbe potuto aprirgli porte nel settore della sicurezza internazionale, citando esplicitamente incarichi in paesi come Nigeria o Iraq, con retribuzioni elevate.
La sua uscita anticipata dal servizio militare, dunque, non è un’anomalia, ma il risultato di un sistema pensionistico separato e specifico, applicabile a tutto il comparto difesa.





