Mercoledì 19 novembre, Giorgia Meloni è salita al Quirinale per un colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un clima reso teso dalle recenti polemiche tra il Colle e Fratelli d’Italia. A innescarle erano state le dichiarazioni di Galeazzo Bignami dopo un articolo di Maurizio Belpietro su La Verità, secondo cui alcuni consiglieri del Capo dello Stato avrebbero tramato per far cadere il governo e frenare l’avanzata del centrodestra. Dichiarazioni che avevano portato il capogruppo FdI a invocare una “smentita”, mentre sui social il partito pubblicava un post di sostegno allo stesso Belpietro.
Secondo quanto riferito dall’agenzia Ansa, sarebbe stata Meloni a telefonare direttamente a Mattarella per fissare l’incontro, ritenuto necessario per evitare che la polemica degenerasse in uno scontro istituzionale.
L’incontro, le parole della premier e l’obiettivo del chiarimento
La premier, rientrata a Roma dopo un impegno elettorale a Mestre, è arrivata al Quirinale intorno alle 12:45. Il colloquio con Mattarella sarebbe durato circa 30 minuti: alle 13:30 Meloni era già di ritorno a Palazzo Chigi. Un incontro breve ma significativo, in un momento di evidente sensibilità politica.
Durante il confronto, Meloni avrebbe espresso al Capo dello Stato il proprio rammarico per le frasi giudicate “istituzionalmente e politicamente inopportune”, attribuite al consigliere Francesco Saverio Garofani e riportate da La Verità. L’intenzione della premier – spiegano fonti di Palazzo Chigi citate da ANSA – era quella di ribadire che non esiste alcuno scontro istituzionale tra governo e presidenza della Repubblica.
Nel colloquio si sarebbe parlato anche dei principali dossier internazionali, in vista degli appuntamenti imminenti di Meloni: il G20 di Johannesburg e la conferenza Unione europea–Unione africana in Angola.
Il contesto politico e il ruolo de La Verità
Sul piano politico, Fratelli d’Italia ha pubblicamente trasformato la polemica in un attacco alla sinistra, accusata di voler “imbavagliare” un certo tipo di giornalismo. Tuttavia, il primo e più netto intervento contro la ricostruzione proposta da Belpietro era arrivato proprio dal Quirinale, che aveva smentito la teoria del complotto.
Lo stesso Belpietro, in un nuovo editoriale uscito il 19 novembre, ha rilanciato le critiche all’operato del Colle, contribuendo ad alimentare una tensione che l’incontro tra Meloni e Mattarella ha cercato di ricomporre.





