Inchiesta di Bari, violati conti correnti di Meloni e altri – «Dacci oggi il nostro dossieraggio quotidiano». Così su Facebook la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alludendo all’inchiesta della Procura della Repubblica di Bari relativa ad un ex dipendente di banca per accessi «abusivi» a banche dati. Ad essere stati «spiati» sarebbero stati i conti correnti della premier, di sua sorella Arianna Meloni, capo della segreteria politica di Fratelli d’Italia, del presidente del Senato, Ignazio La Russa, e del ministro della Difesa, Guido Crosetto. Una vicenda surreale che ha suscitato reazioni diverse nel mondo politico. Il centrodestra si è mostrato vicino alla Meloni.

«Dacci oggi il nostro dossieraggio quotidiano», spiati i conti correnti di Meloni e altri ministri
«Un’altra inchiesta in cui al centro ci sarebbero accessi illegali ai conti correnti di numerosi esponenti politici. La Procura di Bari ha aperto un fascicolo su un ex dipendente di Banca Intesa Sanpaolo, accusato di aver effettuato oltre seimila accessi non autorizzati ai conti correnti. In Italia, a quanto pare, spiare sta diventando uno sport nazionale: è evidente, quindi, che non sia più procrastinabile intervenire con l’inasprimento delle pene e con regole più restrittive. Ci lavoreremo con serietà: è una questione intollerabile», il commento del vicepresidente della Commissione nazionale Antimafia, Mauro D’Attis (Fi).
«Il caso dei dossieraggi assume contorni sempre più inquietanti. Stamattina il quotidiano Domani riferisce di migliaia di accessi abusivi ai conti correnti di diversi esponenti politici e non, tra cui il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa, diversi ministri e dirigenti di partito di Fratelli d’Italia. Attendiamo che la magistratura faccia il proprio corso per accertare se si tratta di un funzionario infedele o di uno scandalo di proporzioni ampie. Intanto però non possiamo che rilevare un clima da Stasi, il servizio segreto della Ddr, che certo appesantisce il clima sociale e politico. Da parte mia la solidarietà a tutte le persone coinvolte», ha detto Raffaele Speranzon, vicecapogruppo vicario dei senatori di Fratelli d’Italia.

Conti correnti spiati, da Meloni a La Russa: licenziato bancario
«Sconvolge ma purtroppo non stupisce la nuova inchiesta portata alla luce dal quotidiano Domani dalla quale emerge che i conti correnti del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di ministri, magistrati e imprenditori, venivano spiati da un dipendente di banca infedele. Si parla di oltre seimila operazioni non autorizzate e in violazione della privacy che interessano i ministri Daniela Santanchè e Guido Crosetto, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto e molti altri. L’auspicio è che la magistratura faccia presto chiarezza sull’accaduto per stabilire se ci troviamo di fronte a uno scandalo di portata maggiore, che si aggiunge all’inchiesta di Perugia sul dossieraggio ancora aperta e tutta da verificare», ha affermato il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Augusta Montaruli.

Inchiesta di Bari: tra gli “spiati” non solo politici
Stando a quanto riporta il quotidiano “Il Domani”, sarebbero stati spiati i conti anche di altri politici, tra cui Daniela Santanchè, del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, del governatore del Veneto Luca Zaia, nonché del procuratore della Direzione nazionale antimafia Giovanni Melillo e del procuratore di Trani Renato Nitti. “Il funzionario rischia ora guai grossi” poiché avrebbe violato “norme sulla privacy e la segretezza di dati ipersensibili”. Per prima cosa è stato licenziato in tronco: “Una contromisura, quella dell’istituto di credito disposta l’8 agosto scorso dopo l’apertura di un apposito procedimento disciplinare”, ha spiegato il quotidiano. “Tra gli ‘spiati’ d’eccellenza ci sono infatti non solo politici di primo rango ma pure imprenditori, militari, sportivi”, evidenzia sempre “Il Domani”.

Conti correnti violati: come si è scoperta la spia
Come si è scoperta la spia? Il comportamento del dipendente di Intesa Sanpaolo “è emerso nel corso delle ordinarie attività di controllo dovute da un istituto bancario, incluso un articolato sistema volto a individuare eventuali comportamenti anomali o a rischio relativi alle consultazioni effettuate dai dipendenti della Banca autorizzati al trattamento dei dati della clientela in funzione del ruolo ricoperto e delle attività svolte”. Lo segnala Intesa Sanpaolo, rimarcando come “nei confronti del dipendente sono state tempestivamente adottate le opportune iniziative disciplinari”. La medesima banca ha voluto ribadire di essere costantemente impegnata a garantire la massima protezione dei dati della clientela.
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