Nel corso della puntata de “L’Aria che tira” in onda oggi 18 luglio su La7 ospite in studio è stato Carlo Calenda. Il leader di Azione ha speso qualche parola sul vero progetto politico di Matteo Renzi. I due alle passate elezioni politiche si erano presentati insieme nel solco dell’agenda Draghi. Il 25 settembre del 2022 la lista Azione – Italia Viva ha preso il 7,79% alla Camera (2.186.747 voti) con 21 deputati eletti (12 di Azione e 9 di Italia Viva) e il 7,73% al Senato (2.131.310 voti) con 9 senatori eletti (5 di Italia Viva e 4 di Azione).
Leggi anche: Meloni non ci sarà alla fiaccolata per Borsellino a Palermo

L’aria che tira, Calenda smaschera Renzi: “Ha cambiato idea”
“Ho promesso di fare un partito unico dei liberal-democratici ma Renzi, a un certo punto, ha cambiato idea e non l’ha voluto fare più. Per questo adesso siamo due partiti separati che cooperano in Parlamento su molte cose. Su alcune no: ad esempio Italia Viva non sostiene il salario minimo che per noi, invece, è una cosa fondamentale ma siamo due partiti separati”, ha detto Calenda.

“Noi rimaniamo nel mezzo, fedeli al punto di riferimento che per noi è stato il governo Draghi”
“Abbiamo fatto le elezioni politiche partendo da zero e abbiamo raggiunto l’8%. Renzi poi si è assunto la responsabilità di non farlo. Il percorso di Italia Viva mi sembra molto di avvicinamento alla coalizione di governo. Noi, invece, rimaniamo nel mezzo, fedeli al punto di riferimento che per noi è stato il governo Draghi in riferimento ai valori della prima parte della Costituzione che sono valori trasversali. La nostra linea non cambia, è quella che abbiamo promesso agli elettori e che vogliamo costruire. Matteo Renzi legittimamente ha scelto di fare un percorso diverso”, ha svelato il leader di Azione.





