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Zanzara, perché alcune persone vengono punte più di altre

C’è chi può godersi una serata estiva all’aperto senza nemmeno una puntura. E poi ci sono loro: i bersagli preferiti delle zanzare, che tornano a casa pieni di pizzichi e domande. Perché alcune persone vengono punte più spesso di altre? Non è solo questione di sfortuna. Le zanzare scelgono con attenzione, guidate da segnali chimici, visivi e termici. Capire quali fattori ci rendono irresistibili a questi insetti è fondamentale non solo per evitare fastidi, ma anche per proteggerci da malattie come il virus del Nilo Occidentale, sempre più segnalato anche in Italia.

Il gruppo sanguigno: un biglietto da visita per le zanzare

Uno dei principali indiziati è il gruppo sanguigno. Studi scientifici hanno dimostrato che chi ha gruppo 0 è più spesso preda delle zanzare rispetto a chi ha il gruppo A o B. Il motivo non è ancora del tutto chiaro, ma sembra che alcune proteine nel sangue siano più attraenti per questi insetti. Inoltre, circa l’85% delle persone emette sulla pelle marcatori genetici che indicano il proprio gruppo sanguigno. Questi segnali, impercettibili per noi, sono invece chiarissimi per le zanzare, che li intercettano anche a distanza.

I colori che attirano (e quelli che proteggono)

Anche l’abbigliamento può fare la differenza. Le zanzare vedono meglio i colori scuri, in particolare nero e rosso, mentre i toni chiari risultano meno evidenti. Non è solo una questione di estetica: i colori scuri trattengono calore e rendono il corpo più rilevabile ai sensori termici degli insetti. Vestirsi di chiaro, soprattutto la sera o all’aperto, è un piccolo ma utile accorgimento. Meglio se si scelgono tessuti leggeri e ampi, che coprono la pelle senza far soffrire il caldo.

Anidride carbonica e calore corporeo

Le zanzare sono attirate dalla CO₂, che percepiscono a diversi metri di distanza. Più ne emettiamo, più diventiamo interessanti. Questo spiega perché le donne in gravidanza e chi ha una massa corporea elevata siano spesso bersagli preferiti: producono più anidride carbonica. Anche il calore corporeo influisce: le zanzare puntano alle zone più calde e accessibili come fronte, collo e caviglie. Più siamo caldi, più siamo vulnerabili.

Sudore, odori e… birra

Il nostro odore corporeo è un altro elemento decisivo. Sostanze come acido lattico, ammoniaca e acido urico, presenti nel sudore, sono particolarmente gradite alle zanzare. La loro produzione varia da persona a persona in base a alimentazione, genetica e attività fisica. Inoltre, bere alcol, soprattutto birra e vino, aumenta il rischio di essere punti. L’alcool viene eliminato anche tramite la pelle e modifica l’odore corporeo, rendendoci più appetibili. Attenzione anche ai profumi intensi: fragranze floreali o fruttate, simili al nettare, possono attirare questi insetti che le confondono con il cibo.

Come difendersi: strategie efficaci

La buona notizia è che le punture si possono prevenire. Ecco alcune delle strategie più efficaci:

  • Usare repellenti cutanei con principi attivi come l’icaridina, noto per la lunga durata e la bassa irritabilità.
  • Indossare abiti chiari, lunghi e traspiranti, per limitare le zone esposte.
  • Installare zanzariere a porte e finestre, e curarne la manutenzione.
  • Eliminare ristagni d’acqua, anche da sottovasi, secchi o grondaie: sono perfetti per la deposizione delle uova.
  • Tenere curato il giardino, evitando erba alta e detriti dove può annidarsi l’umidità.

Altri accorgimenti utili

Vuoi una protezione extra? Ecco qualche altra idea:

  • Usare ventilatori: l’aria in movimento disturba il volo delle zanzare.
  • Applicare repellenti anche su tende e davanzali.
  • Evitare i profumi forti, soprattutto nelle ore serali.
  • In viaggio, soprattutto in zone tropicali, dormire con zanzariere da letto e usare dispositivi antizanzare.

In sintesi: non siamo tutti uguali davanti a una zanzara, ma con le giuste precauzioni possiamo ridurre i rischi e goderci l’estate senza fastidi (e senza grattarsi).