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Von der Leyen, via libera del Parlamento alla Commissione Ue (ma è record negativo)

Con 370 sì, 282 no e 36 astensioni, la plenaria del Parlamento europeo ha approvato la squadra della nuova Commissione europea presieduta da Ursula von der Leyen che in percentuale ha ottenuto il 51,39% dei 720 componenti del Parlamento europeo. Sui votanti odierni (688) ha raggiunto il 53,78%. Complessivamente, come evidenzia «Repubblica», si tratta dell’approvazione con la percentuale più bassa da quando il Parlamento si pronuncia sulla formazione della Commissione.

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Von der Leyen, via libera del Parlamento alla Commissione Ue

Nel discorso della presidente della Commissione anche un riferimento al ruolo di Raffaele Fitto: “Che si tratti di una comunità costiera o di pescatori di una zona rurale o di una comunità agricola, su un’isola o in una regione ultraperiferica, in una città o in una delle regioni uniche e diversificate d’Europa. Dobbiamo impegnarci per affrontare i problemi che le regioni hanno davanti, dai cambiamenti demografici ai cambiamenti climatici o alla necessità di infrastrutture moderne. E questo va al cuore della libertà di cui parlo oggi. Perché per molte persone, la libertà riguarda la scelta di dove vivere, lavorare e studiare. La scelta se far crescere le proprie famiglie in un’altra parte d’Europa o dove sono cresciuti. Come ha detto Letta: ‘la libertà di restare’. Voglio che le regioni e le comunità abbiano il controllo del proprio destino e che contribuiscano a dare forma alle nostre politiche. Questo è il compito di coesione e riforme che ho affidato come Vicepresidente esecutivo a Raffaele Fitto. Questa è una scelta che ho fatto. Anche perché so quanto sia fondamentale dare alle regioni l’importanza politica che meritano”.

Von der Leyen bis col 51% degli aventi diritto, record negativo

La libertà per l’Europa, come in passato, “non sarà gratuita”, ha spiegato Ursula Von Der Leyen. “Significa fare scelte difficili. Significa investire massicciamente nella nostra sicurezza e prosperità. E soprattutto significherà rimanere uniti e fedeli ai nostri valori. Trovare il modo di lavorare insieme e superare la frammentazione. Lottare per la libertà ci unisce come europei. Il nostro passato e il nostro presente. Le nostre nazioni e le nostre generazioni. Per me, questa è la ragion d’essere della nostra Unione e oggi più che mai ne rimane la forza trainante. Questa è l’Europa che amo. Quella a cui la mia Commissione si dedicherà sempre. Temo che la nostra generazione di europei debba lottare ancora una volta per la libertà e la sovranità. La libertà di plasmare il nostro futuro in un mondo conflittuale e instabile.Ma questa libertà non è solo una parola astratta. Riguarda gli europei che sanno che le loro famiglie saranno al sicuro. Il loro Paese protetto. E che saranno in grado di permettersi di comprare cibo o riscaldare le loro case, con salari dignitosi e prezzi equi. Che saranno in grado di cogliere le opportunità” ha detto esponendo i valori che l’hanno ispirata”, ha proseguito la presidente.

“Tutti vogliamo il meglio per l’Europa”

“Questo è ciò per cui io, e tutte le 26 donne e uomini con me, ci impegneremo ogni singolo giorno. Nelle ultime settimane avete esaminato ogni membro di questo Collegio. Avete verificato la loro idoneità alle funzioni che andranno a ricoprire. So che non è stato facile. Ma superare le divisioni e forgiare compromessi è il segno distintivo di ogni democrazia vivace. Il mio messaggio di oggi è che vogliamo lavorare con voi in questo spirito. Saremo guidati dalle linee guida politiche votate dall’Assemblea. E dalle lettere di missione, nelle quali affronterò le preoccupazioni che avete sollevato nel corso delle audizioni. E come ho detto prima del voto di luglio, lavoreremo con tutte le forze democratiche pro-europee di quest’Assemblea. E come ho fatto nel mio primo mandato, lavorerò sempre dal centro. Perché tutti vogliamo il meglio per l’Europa – e il meglio per gli europei. Questo è il momento di unirsi”.