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Ucraina-Russia, spiragli di dialogo: a breve possibile vertice tra Zelensky e Putin

Un primo segnale concreto di apertura. Per la prima volta dall’inizio dell’invasione russa, i negoziatori di Mosca e Kiev stanno discutendo della possibilità di un incontro diretto tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin. A rivelarlo è stato lo stesso presidente ucraino durante un incontro con un gruppo di giornalisti, tra cui un inviato dell’agenzia AFP. «Dobbiamo porre fine a questa guerra», ha detto Zelensky, «e probabilmente tutto comincia con un faccia a faccia tra leader».

Parole che segnano un cambio di tono rispetto alle settimane precedenti, in cui i contatti erano rimasti congelati o limitati a discussioni tecniche. L’apertura del presidente ucraino arriva in un momento delicato, con la guerra che continua a mietere vittime e la comunità internazionale alla ricerca di una via diplomatica per evitare un ulteriore inasprimento del conflitto.

Il Cremlino frena: “Improbabile chiudere tutto in 30 giorni”

Dall’altra parte, Mosca non chiude la porta, ma invita alla prudenza. A commentare le parole di Zelensky è stato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha accolto l’ipotesi con freddezza ma senza smentite. «Un incontro ad alto livello può e deve mettere fine alla questione… Ma è realistico concludere un processo così complesso in 30 giorni? È ovviamente improbabile», ha affermato Peskov, riferendosi alla proposta avanzata da Kiev di tenere un vertice prima della fine di agosto.

Una prima risposta più articolata da parte russa era arrivata già nei giorni scorsi dal capo della delegazione negoziale, Vladimir Medinsky. «Affinché un incontro tra Putin e Zelensky possa avvenire, è necessario prima definire i termini dell’accordo e stabilire cosa si andrebbe a discutere», ha spiegato Medinsky, sottolineando tuttavia che l’obiettivo non sarebbe quello di negoziare, ma di firmare: «Non è necessario discutere l’accordo, ma porre un termine, sottoscrivere».

Proposta russa di tregue temporanee: 24-48 ore per recuperare feriti e caduti

Parallelamente alla discussione sul possibile vertice, la Russia ha avanzato una proposta di carattere umanitario, chiedendo a Kiev di valutare l’ipotesi di brevi cessate il fuoco di 24-48 ore sulla linea di contatto. «Abbiamo suggerito nuovamente alla parte ucraina di considerare quella che riteniamo una questione molto importante: l’annuncio di cessate il fuoco temporanei, di 24-48 ore, per permettere il recupero dei feriti e dei caduti, da parte di squadre mediche e dei comandi militari», ha dichiarato Medinsky. Una proposta che, al momento, non ha ricevuto risposta ufficiale da parte di Kiev, ma che rappresenta un ulteriore segnale di una possibile de-escalation sul piano umanitario.

Difesa aerea, Zelensky: “Puntiamo a dieci sistemi Patriot dagli USA”

Nel frattempo, l’Ucraina guarda anche alla sua difesa strategica. Proprio nel corso dello stesso incontro con la stampa, Zelensky ha confermato che Kiev sta lavorando per assicurarsi dieci sistemi di difesa aerea Patriot dagli Stati Uniti. «Il presidente degli Stati Uniti ci trasferirà, venderà questi sistemi. Il nostro compito è trovare i finanziamenti per tutti e dieci», ha dichiarato Zelensky.

Al momento, ha spiegato il leader ucraino, sono stati già assicurati tre sistemi, mentre è in corso il reperimento di fondi pubblici e privati per finanziare gli altri sette. Un piano ambizioso, pensato per rafforzare la difesa ucraina contro i continui attacchi missilistici e droni russi che colpiscono infrastrutture energetiche e centri urbani.

Uno spiraglio diplomatico o un nuovo stallo?

Le ultime dichiarazioni dei due fronti mostrano una cauta apertura, ma anche molte incognite. Da un lato, la possibilità di un incontro tra Putin e Zelensky rappresenterebbe un passaggio simbolico enorme, capace forse di avviare un nuovo corso diplomatico. Dall’altro, le condizioni poste da Mosca e il clima di sfiducia reciproca restano ostacoli imponenti. Quel che è certo è che i tempi stringono: con l’autunno alle porte e una guerra che non mostra segni di rallentamento, ogni spiraglio, per quanto fragile, va coltivato con intelligenza politica e realismo.