Ucraina, l’amministrazione statunitense sarebbe pronta a concedere una settimana in più a Zelensky per trovare un’intesa sul piano di pace proposto da Washington. A riferirlo è The Economist, secondo cui la scadenza fissata da Donald Trump per giovedì 27 novembre potrebbe slittare, concedendo ulteriore margine ai negoziati in corso.
La possibile proroga della scadenza imposta dagli Stati Uniti
Secondo le fonti citate dalla testata britannica, la data del 27 novembre – indicata come limite per l’adesione ucraina al piano di pace americano – potrebbe essere prorogata di circa una settimana. L’obiettivo sarebbe evitare uno stallo prematuro del processo negoziale, ancora in fase delicata.
Dal Cremlino arriva però una frenata. Il portavoce Dmitry Peskov ha dichiarato che non è previsto alcun incontro tra delegazioni russa e statunitense entro questa settimana per discutere la proposta americana.
Peskov ha inoltre affermato che Mosca non ha ricevuto informazioni ufficiali sugli incontri avvenuti ieri in Svizzera tra rappresentanti degli Stati Uniti e dell’Ucraina, nonostante l’intensa copertura mediatica da Ginevra negli ultimi giorni.
Secondo il portavoce, le notizie di stampa suggerirebbero modifiche in corso al piano Usa, ma il Cremlino non ne avrebbe avuto conferma formale:
“Attendiamo comunicazioni ufficiali, il dialogo prosegue e alcuni contatti continueranno”, ha spiegato Peskov, precisando di non essere a conoscenza neppure di un eventuale viaggio imminente del presidente ucraino negli Stati Uniti.
Zelensky: «Il nodo è il riconoscimento dei territori occupati»
Nel frattempo, da Stoccolma, il presidente Volodymyr Zelensky ha ribadito davanti al parlamento svedese quale sia, secondo Kiev, il principale ostacolo al negoziato: la richiesta del presidente russo Vladimir Putin di ottenere un riconoscimento legale dei territori sottratti all’Ucraina.
Una condizione inaccettabile, afferma Zelensky, perché violerebbe il principio di integrità territoriale e la sovranità nazionale:
“I confini non possono essere modificati con la forza”, ha insistito. Il presidente ucraino ha poi rivolto un appello diretto ai Paesi occidentali: “Continuate a fare pressione sulla Russia. La Russia continua a uccidere persone”.





