Dopo l’incontro della scorsa settimana in Alaska con il presidente russo Vladimir Putin, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che il leader del Cremlino si è mostrato aperto a discutere di garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Allo stesso tempo, però, Trump ha escluso l’ipotesi di un coinvolgimento diretto delle forze armate statunitensi nel conflitto.
Trump: “Gli Stati Uniti non saranno sul terreno”
Nelle ultime ore, il presidente Trump ha chiarito la sua posizione. Se inizialmente non aveva escluso una partecipazione statunitense a un eventuale sforzo guidato dall’Europa per difendere i confini ucraini, in un’intervista a Fox News ha chiuso ogni possibilità: “Avete la mia garanzia e sono presidente”, ha detto.
La Casa Bianca, attraverso la portavoce Karoline Leavitt, ha ribadito che “gli Stati Uniti non saranno sul terreno” in caso di una missione internazionale di mantenimento della pace.

Le condizioni di Putin e i limiti di Kiev
Secondo Trump, le richieste di Putin restano precise: il ritiro delle truppe ucraine da Donetsk e Luhansk e il riconoscimento della Crimea come territorio russo. Allo stesso tempo, il presidente americano ha definito “impossibili” sia il ritorno della Crimea sotto Kiev sia l’ingresso dell’Ucraina nella NATO, frenando così le aspirazioni di lungo periodo del Paese guidato da Volodymyr Zelenskyy.
L’ipotesi di colloqui diretti
Durante i colloqui a Washington con Zelensky e i leader europei, Trump aveva ipotizzato un tavolo trilaterale con se stesso, Putin e Zelensky. Dopo un nuovo contatto diretto con il presidente russo, ha spiegato di voler favorire innanzitutto un incontro bilaterale tra Putin e Zelensky, lasciando la possibilità di un vertice a tre in un secondo momento.
“È un’idea che si è sviluppata nel corso delle conversazioni del presidente con Putin, Zelensky e i leader europei di ieri”, ha dichiarato la portavoce Leavitt.

Trump: “Putin è stanco della guerra”
Nella stessa intervista, Trump ha espresso un cauto ottimismo: “Penso che Putin ne sia stanco. Penso che ne siano tutti stanchi. Ma non si sa mai. Scopriremo qualcosa sul presidente Putin nelle prossime due settimane”.
L’attuale inquilino della Casa Bianca si è detto fiducioso sulla possibilità di un accordo di pace, ma ha avvertito che ogni intesa comporterà compromessi dolorosi per Kiev.
Scadenze e prospettive
Qualsiasi trattativa, ha osservato la stampa americana, sarà comunque limitata dal calendario politico: Trump rimarrà in carica fino a gennaio 2029, quando terminerà il suo secondo mandato, e non potrà più esercitare alcun controllo diretto sull’esercito statunitense. Nel frattempo, resta da verificare se e quando il Cremlino confermerà la disponibilità di Putin a un incontro faccia a faccia con Zelensky.





