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Che cos’è la trichinellosi: sintomi, contagio e prevenzione

In queste ultime settimane si sta parlando in Italia molto della trichinellosi, una malattia causata da un parassita trasmesso dagli animali all’uomo. In particolare l’infezione si prenderebbe mangiando carne cruda o poco cotta di suini, cinghiali o equini contenente larve di Trichinella. Secondo quanto riportato da «Il Corriere della Sera» l’allarme trichinosi da noi sarebbe stato causato da carne macellata senza controlli e venduta in una macelleria di San Marco in Lamis, in Puglia. Stando ad indiscrezioni sarebbe questa la causa dei dieci contagi in provincia di Foggia. Si tratta di dieci persone, tra cui anche una bambina, appartenenti a due nuclei familiari. 

Secondo le prime ricostruzioni gli ispettori del servizio veterinario di igiene degli alimenti di origine animale dell’Asl di Foggia hanno subito sentito tutti i contagiati che, sin dal primo momento, avevano escluso di aver mangiato carne di cacciagione, ma carne acquistata in macelleria. Il che vuol dire che il contagio sarebbe avvenuto per aver ingerito della carne macellata senza controlli. Per ora le persone contagiate sono dieci, anche se, nei giorni scorsi, altri si sarebbero presentati al pronto soccorso di San Giovanni Rotondo dicendo di avere sintomi simili a quelli della Trichinosi. 

Che cos’è la trichinellosi: da dove è partito il contagio in Puglia

Bisognerà ora capire se si tratti sul serio della malattia causata dal parassita o, semplicemente, malanni di stagione. Nei giorni scorsi il sindaco di San Marco in Lamis, Michele Merla, ha incontrato i titolari delle macellerie del centro garganico che, dopo l’allarme della trichinosi, aveva registrato un calo notevole di clienti. «Posso assicurare che le carni vendute a San Marco in Lamis sono controllate e, per questo, sicure sia dal punto di vista della qualità che dell’igiene. Se c’è stato un caso che è sfuggito è un caso isolato che non può ricadere sull’intero comparto. Ripeto ancora una volta, come mi hanno confermato dalla Asl le carni vengono controllate due volte: la prima volta nel centro di macellazione di Carpino e poi nelle macellerie», le sue parole raccolte dal «Corriere».

Quali sono i sintomi? Come prevenirla?

Ma come si presenta la trichinosi? Che cos’è? Come prevenirla? Sul sito del “Ministero della Salute” viene spiegato chiaramente che si tratta di una zoonosi, causata dall’ingestione di carne cruda o poco cotta derivante da suini, cinghiali ed equini e contenente larve di nematodi del genere Trichinella. La trasmissione dell’infezione all’uomo infatti, avviene nelle aree del mondo dove vengono consumati alimenti a base di carni crude o poco cotte e loro derivati provenienti da animali suscettibili non sottoposti ai controlli veterinari. 

Che cos’è la trichinellosi: come avviene il contagio

“Le larve infettanti di circa 1 mm di lunghezza, dopo essere state ingerite si liberano dai tessuti dell’ospite nello stomaco, passano all’intestino tenue dove penetrano attivamente nell’epitelio intestinale e si sviluppano fino allo stadio di adulto. Una volta raggiunta la maturità sessuale (al 4° giorno dopo l’infezione) e dopo la successiva fecondazione, la femmina produce larve “newborn” (neonate) che migrano attraverso il sistema linfatico prima e sanguineo dopo, alle cellule dei muscoli striati, dove penetrano attivamente e inducono la cellula a modificarsi in cellula nutrice, differente sia nella struttura che nelle funzioni. Le larve all’interno delle cellule nutrici possono sopravvivere per anni sia nell’uomo che negli animali, restando in attesa di essere ingerite da un nuovo ospite”, viene chiarito dagli esperti.

Come si manifesta la trichinellosi

Sempre sul sito del «Ministero della Salute» si legge che “la gravità dell’infezione è dovuta principalmente alla dose di larve infettanti ingerite e può variare da forme benigne a forme gravi che, in seguito a complicazioni cardiocircolatorie, respiratorie e/o neurologiche, possono portare al decesso del paziente. Generalmente la malattia ha un carattere epidemico in quanto più soggetti consumano le carni infette. I casi singoli sono rari”. Veniamo ora ai sintomi: la trichinosi non presenta evidenze particolari, per questa ragione all’inizio si può scambiare per influenza. In generale si ha un caso probabile di trichinellosi quando si ha a che fare con almeno tre di questi sintomi: febbre, dolore muscolare, diarrea, edema facciale, eosinofilia, emorragia sottocongiuntivale, sottoungueale e/o retinica dopo un’esposizione a carne infetta o a una fonte comune. Ad ogni modo per avere una diagnosi precisa è sempre bene affidarsi a degli esperti e fare degli esami specifici.

Come scansare il rischio di contrarre la trichinella? Per prevenire l’infezione umana bisogna evitare il consumo di carne crude o poco cotte e loro derivati, di suino, equino o cinghiale che non siano state sottoposte preventivamente al controllo veterinario. La cottura delle carni a 65°C uccide il parassita, ma è importante che tale temperatura sia raggiunta nel cuore del prodotto.