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Svezia nella Nato, via libera definitivo: cosa succede adesso

La Svezia entra oggi ufficialmente a far parte della Nato, diventando così il 32esimo membro della Alleanza Atlantica. Come spiegato dalla Casa Bianca in una nota di oggi, giovedì 7 marzo 2024, ”l’adesione svedese alla Nato renderà gli Stati Uniti e tutti i nostri alleati più sicuri”. Il primo ministro svedese Ulf Kristersson su “X” aveva postato questo tweet: ”Il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg mi ha appena informato che tutti gli stati membri della Nato hanno accettato il nostro protocollo di adesione e ha invitato la Svezia ad aderire al Trattato del Nord Atlantico. La Svezia diventerà presto il 32esimo membro della Nato”. Ma cosa succede con l’ingresso della Svezia nella Nato? Che cambia nel concreto? Gregory Alegi, storico e docente dell’Università Luiss di Roma, in un’intervista, concessa a «Fanpage», ha spiegato che l’ingresso sposta innanzitutto il baricentro dell’Alleanza verso Nord. Ci sono, ad ogni modo, altri aspetti da tenere in considerazione.

Svezia nella Nato, via libera definitivo: cosa cambia adesso

“La Svezia è un paese che ha sempre avuto una certa cultura della difesa e della sicurezza, nonostante sia rimasto ufficialmente neutrale. Sarà di grande aiuto alla NATO anche se il suo ingresso sposta ulteriormente il baricentro dell’Alleanza verso Nord, lasciando scoperti noi che siamo sul fianco mediterraneo”, ha chiarito Gregory Alegi. Il docente di Storia e Politica USA all’Università Luiss e del corso di Diplomazia della Luiss School of Government ha evidenziato: “La Svezia è sempre stata un paese non inserito nelle Alleanze ma con forze armate estremamente preparate e avanzate tecnologicamente. Anche negli anni Cinquanta e Sessanta aveva ben chiara la minaccia dell’allora Unione Sovietica, quindi ha sviluppato delle capacità per resistere a un attacco. Da questo punto di vista, gli svedesi portano queste capacità, competenze e conoscenze dirette della minaccia che sono elevate e complementari a quelle che la NATO già aveva”.

Ingresso della Svezia nella Nato, il professor Alegi: “Baricentro dell’alleanza si sposta verso Nord”

Dunque? Cosa succede con l’ingresso della Svezia nella Nato? Il professor Alegi ha fatto qualche esempio concreto a «Fanpage»: “Negli anni Cinquanta gli svedesi già avevano aeroplani da ricognizione elettronica che, rimanendo sul mare, quindi in acque internazionali, sul Baltico ascoltavano le trasmissioni russe. I russi stessi gliel’hanno abbattuto una volta. Il governo svedese nascose questo episodio, che è venuto fuori solo una ventina di anni fa. Dunque, era un paese che pur essendo ufficialmente neutrale aveva ben chiaro da che parte venissero le potenziali minacce alla propria sicurezza”. Per l’esperto tale novità non comporterà comunque nulla di significativo nella guerra in Ucraina cominciata a febbraio 2022 dopo l’attacco di Putin.

La cerimonia dell’innalzamento della bandiera svedese a Bruxelles l’11 marzo

Secondo il Trattato Nord Atlantico l’adesione, lo ricordiamo, è effettiva una volta che tutti i documenti di ratifica vengono inoltrati  al governo americano. È notizia di poco fa che la cerimonia dell’innalzamento della bandiera svedese presso la sede della NATO a Bruxelles si terrà lunedì 11 marzo 2024.