Se si votasse oggi, gli equilibri politici sarebbero più chiari: la Supermedia YouTrend/Agi, che combina i principali sondaggi diffusi nelle ultime settimane, certifica la leadership di Fratelli d’Italia e registra movimenti significativi tanto nella maggioranza quanto nell’opposizione. I numeri sono stati pubblicati il 12 settembre 2025 e confrontati con quelli del 31 luglio.
Meloni sopra il 29%, Schlein al 21,8%
Il partito di Giorgia Meloni si conferma al vertice, crescendo fino al 29,8% (+0,6). Una performance che rafforza la centralità della premier e consolida il peso del centrodestra, oggi stimato complessivamente al 47,9%. Sul fronte progressista, il Partito Democratico di Elly Schlein registra un leggero aumento, raggiungendo il 21,8% (+0,1). Una crescita minima ma simbolicamente rilevante, che conferma la capacità del Pd di attrarre parte dell’elettorato deluso dal Movimento 5 Stelle.
Conte in difficoltà, M5S in calo
Il dato più clamoroso arriva infatti dal Movimento 5 Stelle, che con Giuseppe Conte perde mezzo punto e scivola al 13%. Un arretramento che ridisegna i rapporti interni al centrosinistra e pone interrogativi sul ruolo del M5S come forza trainante dell’opposizione.
Verdi-Sinistra e Azione in crescita
All’interno della coalizione progressista brilla l’Alleanza Verdi-Sinistra (AVS), che guadagna quattro decimali e sale al 6,7%. Male invece +Europa, che con Riccardo Magi scende all’1,8% (-0,3).
Sorride invece Carlo Calenda: la sua Azione mette a segno un +0,6 e arriva al 3,6%, mostrando un inatteso dinamismo nello spazio centrista. In calo, invece, Italia Viva di Matteo Renzi, che perde un decimale e si ferma al 2,2%.
Il centrodestra tra consolidamento e limiti
Se Meloni corre, Matteo Salvini si limita a un +0,1: la Lega si attesta all’8,5%, senza scosse. Forza Italia, guidata da Antonio Tajani, scende invece all’8,6% (-0,1). Stabile Noi Moderati, fermo all’1%.
Il blocco di governo, sommando FdI, Lega, Forza Italia e Noi Moderati, tocca dunque il 47,9%, confermandosi sopra la soglia simbolica del 45% e con un vantaggio netto rispetto al fronte progressista.
Centri e coalizioni a confronto
Il centrosinistra, che unisce Pd, M5S, AVS e +Europa, si colloca oggi al 43,3%. Un distacco non enorme, ma significativo. Il peso crescente di Verdi-Sinistra e Pd sembra compensare il crollo del M5S, mentre i centristi restano divisi tra un’Italia Viva in difficoltà e un’Azione in ripresa.
Uno scenario fluido
Il quadro complessivo suggerisce tre linee di tendenza:
- Fratelli d’Italia consolida la propria forza e resta il perno del sistema politico.
- Il Pd mostra segnali di vitalità, ma fatica a ridurre il divario.
- Il M5S è in evidente crisi, con un calo che potrebbe rimettere in discussione i futuri assetti dell’opposizione.
La politica italiana entra quindi in una fase di assestamento: la maggioranza resta solida, ma l’opposizione è in movimento e i partiti minori possono diventare determinanti nei futuri equilibri.





