Patrick Zaki grazia per lo studente egiziano dell’università di Bologna, solo ieri condannato a 3 anni per diffusione di false notizie. Il presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi ha emanato un atto di clemenza concedendo la grazia a Patrick Zaki, il giovane studente italiano che ieri era stato condannato a tre anni di reclusione in Egitto.
La notizia è rimbalzata nel pomeriggio dai media egiziani, che hanno riferito anche della grazia accordata all’attivista per i diritti umani Mohamed el-Baqer. La sentenza nei confronti di Zaki, che riguardava la diffusione di notizie false, era stata emessa dal tribunale di Mansoura al termine dell’undicesima udienza del processo a suo carico. Hossam Bahgat, attivista egiziano per i diritti umani e fondatore dell’Egyptian Initiative for Personal Rights, ha dato notizia della grazia di Zaki attraverso un tweet, sottolineando che la sentenza non era soggetta a ricorso.
الخبر صحيح ومؤكد وفي انتظار نشر القرار بالجريدة الرسمية
— hossam bahgat حسام بهجت (@hossambahgat) July 19, 2023
مبروك رفع الظلم عن باقر وباتريك وعقبال باقي المظلومين
وشكرا لكل من ساعد ولكل الدعم والتضامن
الحرية للجميع pic.twitter.com/mqdUW7bVS8
Patrick Zaki grazia, le reazioni in Italia
La notizia della grazia a Patrick Zaki ha suscitato reazioni positive anche da parte del governo italiano. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha utilizzato Twitter per esprimere soddisfazione per il risultato ottenuto grazie alla politica estera del Paese, definendo il lavoro svolto come un contributo decisivo per ottenere la liberazione di Patrick Zaki. Ha poi sottolineato come i fatti e il lavoro concreto siano elementi fondamentali in politica.
Anche il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha commentato l’evento in Senato, evidenziando il sollievo e la felicità espressi da tutti i gruppi presenti in Aula in attesa dell’ufficializzazione della notizia della grazia. Il ritorno a casa di Patrick Zaki è stato accolto con entusiasmo, definendolo un momento molto atteso.
Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, ha espresso la sua gioia per la notizia della grazia, aggiungendo che non si conoscono ancora i dettagli dell’atto, ma la cosa fondamentale è che sia stato abolito il divieto di viaggio per Zaki. Ciò significa che il giovane potrà tornare a Bologna, città dove risiedeva, e godere della piena libertà che gli spetta. Il ritorno di Patrick Zaki in Italia è stato descritto come un momento emozionante e di grande cambiamento, dopo il periodo di tre anni e mezzo trascorso in un’angosciosa situazione giudiziaria. Amnesty International e l’associazione al Pantheon hanno organizzato una manifestazione per celebrare questa importante vittoria e attendono con ansia il ritorno del giovane in patria.





