La Russia ha lanciato un attacco missilistico e con droni su larga scala contro l’Ucraina nelle prime ore di sabato 6 dicembre, costringendo il Paese a un’allerta aerea estesa a livello nazionale. Diversi centri abitati sono stati colpiti e le autorità hanno confermato almeno tre feriti nella regione di Kiev.
704 obiettivi aerei monitorati nella notte
Secondo l’Aeronautica ucraina, sono stati rilevati 704 obiettivi diretti verso il territorio nazionale:
- 51 missili, di cui 17 balistici
- 653 droni, in gran parte Shahed e Gerbera
A questo si sono aggiunti tre missili ipersonici Kinzhal, 34 missili da crociera e 14 missili balistici lanciati da Mosca e dalla Crimea.
Le difese ucraine hanno abbattuto o neutralizzato 615 bersagli, tra cui 585 droni e 29 missili da crociera. Tuttavia, 60 droni sono riusciti a raggiungere i loro obiettivi, colpendo 29 località. In tre aree, inoltre, sono caduti detriti dei sistemi intercettati.
Impianti energetici nel mirino
Il presidente Volodymyr Zelensky ha denunciato che gli attacchi hanno preso di mira ancora una volta le infrastrutture energetiche, con l’obiettivo dichiarato di “infliggere sofferenze a milioni di ucraini”.
Il bombardamento ha infatti colpito varie città, dalla regione della capitale fino all’ovest del Paese, con segnalazioni di esplosioni a Poltava, Lutsk, Odessa, Zaporizhzhia e Bila Cerkva.
Distruzione e feriti nell’area di Kiev
La regione di Kiev è stata tra le più colpite:
- la stazione ferroviaria di Fastiv è stata completamente distrutta
- incendi si sono sviluppati a Novi Petrivtsi e in un’abitazione a Bucha
Il governatore Mykola Kalashnyk ha riferito che un uomo di 42 anni è rimasto ferito da schegge a Fastiv, mentre due donne di 40 e 46 anni sono state colpite da frammenti nel distretto di Vyshhorod. Una delle due è stata ricoverata in ospedale.
L’autorità ferroviaria ha parlato di un “massiccio bombardamento dell’infrastruttura ferroviaria”.
Le altre regioni colpite: incendi, blackout e feriti
Anche la regione di Dnipropetrovsk ha subito attacchi significativi: incendi sono scoppiati in varie città, con danni a case a Pavlohrad e infrastrutture a Kryvyj Rih. A Nikopol, un bambino di 11 anni è rimasto ferito.
A Lutsk, le fiamme hanno colpito diversi magazzini alimentari, provocando interruzioni di corrente in alcune aree. Problemi elettrici sono stati segnalati anche nella regione di Leopoli.
Nel nord del Paese, il Servizio di Emergenza ha confermato attacchi contro impianti energetici nella regione di Černihiv, dove gli incendi sono stati rapidamente domati senza vittime.
Anche Paesi vicini hanno reagito: l’aeronautica polacca ha fatto decollare caccia di difesa per monitorare l’area durante l’ondata di attacchi verso l’Ucraina occidentale.
Diplomazia sotto pressione
Il nuovo bombardamento arriva mentre Washington tenta di rilanciare un piano diplomatico per mettere fine al conflitto, proposta che Kiev teme possa includere concessioni territoriali alla Russia.
Negli Stati Uniti è in corso un ciclo di colloqui a Miami tra funzionari americani e ucraini. L’inviato speciale del presidente Donald Trump, Steve Witkoff, e Jared Kushner hanno incontrato il negoziatore ucraino Rustem Umerov e il capo di stato maggiore Andrii Hnatov.
Gli incontri seguono una visita avvenuta a Mosca nei giorni precedenti, dove Witkoff e Kushner hanno parlato del progetto con Vladimir Putin. Il Cremlino ha già respinto alcune parti della bozza iniziale americana, che — secondo indiscrezioni — avrebbe suggerito un ritiro ucraino da aree di Donetsk e un riconoscimento implicito del controllo russo su Donetsk, Luhansk e Crimea.
La proposta è stata criticata con forza sia da Kiev sia da varie capitali europee. Washington ha successivamente rivisto il documento, ma i dettagli della nuova versione non sono stati resi pubblici.
Tensione crescente e incertezza diplomatica
L’attacco del 6 dicembre rappresenta un’escalation significativa e mette in luce la volontà russa di continuare a colpire infrastrutture chiave. Al tempo stesso, il quadro diplomatico rimane in evoluzione, con negoziati delicati che rischiano di modificare equilibri territoriali e politici.
Mentre Kiev valuta l’impatto dei bombardamenti e cerca sostegno internazionale, il conflitto continua a intrecciarsi con trattative ad alta tensione, in un momento in cui nessuna delle parti sembra pronta a cedere realmente terreno.





