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Manganellate a Pisa: in Procura un’informativa con i nomi degli agenti

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, durante l’incontro con i sindacati, secondo quanto appreso da «La Stampa», ha ribadito di «condividere pienamente le parole del presidente Mattarella». Anche il titolare del Viminale è convinto che «l’autorevolezza delle forze di Polizia non si nutre dell’uso della forza ma affonda nel sacrificio di centinaia di caduti nella lotta al terrorismo e alla criminalità, nella leale difesa delle istituzioni democratiche anche negli anni più bui della Repubblica, nella capacità di accompagnare con equilibrio e professionalità lo sviluppo della società italiana».

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Manganellate a Pisa, Piantedosi parla di polemiche inaccettabili: indagini in corso su quanto accaduto agli studenti

«Condivido anche l’altro richiamo precedente del presidente contro la intollerabile serie di manifestazioni di violenza: insulti, volgarità di linguaggio, interventi privi di contenuto ma colmi di aggressività verbale, perfino effigi bruciate o vilipese», ha dichiarato Piantedosi. Sono «del tutto inaccettabili perché false e strumentali le polemiche sollevate contro il governo con l’obiettivo di accreditare nell’opinione pubblica la narrazione di una presunta strategia tesa a impedire la libera manifestazione del pensiero», ha evidenziato il ministro dell’Interno. È «ancor più inaccettabile che per queste finalità di natura politico-elettorale ci si spinga perfino ad attaccare il ruolo e la professionalità delle forze di polizia.», ha continuato Piantedosi.

In Procura un’informativa con i nomi degli agenti

Intanto le indagini sulle manganellate a Pisa vanno avanti. In Procura un’informativa con i nomi degli agenti, le loro disposizioni e i video della Scientifica. Accertamenti però anche su tutta la catena di comando. I pm stanno cercando di appurare chi abbia dato l’ordine di caricare con veemenza contro i ragazzi. Sulla vicenda al momento c’è il massimo riserbo, ma da ambienti giudiziari, scrive sempre «La Stampa», emerge la volontà di procedere speditamente. Tutto questo proprio per ripristinare un clima di serenità in città dopo le polemiche. Oggi i pm pisani, guidati dal procuratore Giovanni Porpora, potrebbero iscrivere i primi indagati sul fascicolo, al momento aperto senza ipotesi di reato. Gli accertamenti, riferisce «Il Corriere della Sera», sono stati assegnati ai carabinieri che hanno già cominciato a raccogliere elementi sul ferimento di tredici ragazzi, dieci dei quali minorenni, mentre i genitori di questi ultimi valutano la possibilità di unirsi per presentare un’unica denuncia.

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