Prepariamoci all’influenza B, che secondo gli esperti sarà meno cattiva rispetto alla A che ha attraversato tutta la stagione invernale, ma non per tutte le fasce di età. Il rischio maggiore sarà per i bambini tra gli 0 e i 5 anni. I sintomi sono abbastanza comuni: si parla di febbre alta, tosse, raffreddore. «E, come in tutte le patologie c’è sempre il rischio di complicanze serie, in particolare per i più piccoli», ha spiegato Giovanni Di Perri, responsabile del Reparto Malattie infettive dell’Amedeo di Savoia di Torino a “La Stampa”. Tra i possibili risvolti anche le meningiti più o meno gravi.
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Influenza B, boom di casi a marzo: quali sono i sintomi
Sull’influenza B, che colpisce soprattutto bambini e ragazzi, è intervenuto all’«Adnkronos Salute» anche Pierluigi Bartoletti, vice segretario nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg). «Serve molta pazienza, ma soprattutto reidratarsi durante la giornata. Magari saltare i pasti se non si ha appetito o mangiare poco», ha dichiarato l’esperto. Dello stesso parere anche Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova: «Abbiamo tantissime infezioni intestinali da microrganismi diversi che possono essere virali come il norovirus, rotavirus, adenovirus enterici e astrovirus. Quindi non c’entra nulla con il periodo dell’influenza di dicembre-gennaio e un eventuale colpo di coda. L’influenza intestinale ora è fisiologica e si diffonde facilmente nelle scuole e negli asili e poi si porta a casa. In questo periodo c’è una commistione di virus diversi, oggi l’influenza è minoritaria e ci sono virus intestinali insieme anche ai batteri. È la normale circolazione pre-Covid, ora dopo quattro anni dall’emergenza ci facciamo più caso. A marzo-aprile c’è sempre stato un aumento dei casi di infezioni intestinali». (continua a leggere dopo le foto)

Tra i soggetti più a rischio i bambini
Anche il virologo dell’università Statale di Milano, Fabrizio Pregliasco ha detto che è vietato abbassare la guardia, ne va della salute dei nostri bambini: «Quest’anno siamo già a più di 12 milioni di casi di infezioni respiratorie registrati nella stagione, con un cocktail davvero e ampio e diversificato di cause, con molta influenza H1N1, un po’ di Covid, un po’ di virus respiratorio sinciziale, rinovirus ed altri. Siamo, per fortuna, in una fase di discesa delle infezioni, ma anche questo tempo meteorologico un po’ incostante non aiuta e quindi stiamo assistendo ad un colpo di coda con molti nuovi casi». Sui sintomi dell’influenza B il professor Di Perri ha detto: «Oltre alla febbre molto alta ci possono essere conseguenze a livello gastro intestinali, con diarrea, nausea vomito. Ne stiamo vedendo tantissimi di casi del genere. per cui è necessario prestare molta attenzione». (continua a leggere dopo le foto)

Influenza B, quali sono i sintomi: le ultime news sul Covid
Oltre all’influenza B dovremo attendere un’ondata di casi dovuti all’enterovirus, che crea complicanze a livello non solo respiratorio, ma anche gastrointestinale e a livello encefalico. «I sintomi sono presto detti: oltre alla febbre molto alta ci possono essere conseguenze a livello gastro intestinali, con diarrea, nausea vomito. Ne stiamo vedendo tantissimi di casi del genere. per cui è necessario prestare molta attenzione», ha dichiarato a «La Stampa», il professor Perri. Ma il Covid è sparito? Niente affatto, i casi ci sono, ma il virus ha mutato forma. Come ha spiegato sempre l’esperto: «È un’altalena rispetto alla quale dovremo abituarci, così come dovremo abituarci a gestirla, in futuro, in maniera differente».
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