Un grande abbraccio all’arrivo, alle 11.33, e un altro, altrettanto caloroso, all’uscita, poco dopo le 12.30. Il premier ungherese Viktor Orban ha fatto visita al vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini a Porta Pia, confermando le anticipazioni della vigilia. L’incontro, durato circa un’ora, arriva all’indomani del faccia a faccia tra Orban e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Palazzo Chigi.
Secondo una nota diffusa dalla Lega, l’appuntamento è stato «affettuoso, l’occasione per fare il punto sulla situazione internazionale, con riferimento alle infrastrutture e agli equilibri geopolitici». Al centro del colloquio, anche «la pace, la dura critica al Green Deal e alle politiche suicide dell’Unione europea», con una «massima sintonia sul contrasto all’immigrazione clandestina».
Orban irritato con la stampa italiana
Il premier ungherese, irritato per come la stampa italiana ha raccontato la sua visita romana, ha scelto di non rilasciare dichiarazioni all’uscita dal Ministero. Pochi minuti dopo, tuttavia, ha pubblicato su X un messaggio dedicato alla Repubblica Ceca: «I miei migliori auguri a tutti i nostri amici cechi in occasione della Festa Nazionale della Repubblica Ceca. Non vedo l’ora di collaborare con il Primo Ministro eletto Andrej Babis per rafforzare ulteriormente la cooperazione tra i nostri Paesi. Dio benedica la Repubblica Ceca!».
Verso una nuova alleanza euroscettica
Dietro le parole di cortesia, si intravede un disegno politico più ampio. Orban, fondatore dei Patriots for Europe – movimento a cui la Lega ha aderito fin dall’inizio – punta a costruire una nuova alleanza euroscettica con Repubblica Ceca e Slovacchia, una sorta di rinascita del gruppo di Visegrad, ma senza la Polonia, oggi guidata dal liberale Donald Tusk.
Il progetto è stato confermato da Politico.eu dal direttore politico del premier ungherese, Balázs Orbán, che ha però precisato che «una solida alleanza politica è ancora lontana». Una formazione del genere, osservano gli analisti, rappresenterebbe un ostacolo per gli sforzi dell’Unione europea nel sostegno all’Ucraina.
Ponte sullo Stretto e intesa politica
Durante la visita, Salvini ha mostrato a Orban il plastico del Ponte sullo Stretto di Messina, invitandolo ufficialmente alla cerimonia d’avvio dei cantieri. «Massima intesa sulle infrastrutture e sulla visione di sviluppo europeo», si legge ancora nella nota della Lega.
Un incontro breve ma denso, che conferma il legame politico e personale tra il leader leghista e il premier di Budapest. Tra realpolitik e visioni comuni, Roma e Budapest sembrano oggi più vicine che mai.





