Il segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa Oleksiy Danilov, uno degli uomini più vicini al presidente Zelensky, titolare di dossier come i rapporti con gli oligarchi e la lotta alla corruzione, ha concesso una lunga intervista a «La Repubblica». La prima alla stampa italiana dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
«La guerra non durerà cinque o dieci anni. Il mondo oggi è rapido. Nel 2024 ci saranno elezioni in molti Paesi, e la campagna elettorale inizierà già la prossima estate. Anche la nostra guerra parteciperà, in modo indiretto: voglio vedere coi miei occhi chi dirà di sostenere Putin, negli Usa o in Gran Bretagna o negli altri Paesi. E ci sono molti altri elementi che influiscono sulla guerra, e tutto quello che accade nel mondo è collegato: Putin si è chiuso da solo nell’angolo morto», ha dichiarato nelle battute iniziali Danilov.
Non solo attaccando l’Ucraina: «Dal 2003 sogna di rinnovare l’impero, e noi stiamo vivendo le conseguenze di questa sua follia. La Russia è già abbastanza grande, Putin aveva tantissimo lavoro da fare lì per costruire il suo Stato, ma invece di gestire questo territorio immenso ha scelto di attaccare altri Paesi. Hanno ancora le case con i bagni in strada, però si occupano di noi».

Il segretario del consiglio Nazionale per la sicurezza e la difesa non ha potuto rivelare i numeri dei feriti e morti ucraini, ma ha ammesso che la fase più difficile è stata la primavera dell’anno scorso. Anche se a Bakhmut è molto dura: «Oggi è la situazione più difficile, ma per ogni ucraino ucciso ci sono sette morti russi. Il coefficiente è 7:1, ma a loro non importa: li spediscono all’assalto a ondate», ha spiegato Danilov. Questi ha detto che si aspetta una nuova offensiva russa per il 24 febbraio: il governo ucraino ha avuto segnali dall’intelligence e sono preparati. Le milizie di Putin avanzeranno di nuovo verso Kiev? «Possono prendere la decisione all’ultimo istante, e dobbiamo essere pronti per ogni scenario. Alcune mosse di questi giorni possono essere piste false, lo sappiamo bene».

Alla domanda “Perché lei e Zelensky avete detto di non sapere se sia vivo?”, Danilov ha replicato: «Perché non c’è un solo Putin. Questo è sicuro. Non è una tesi cospirazionista, è realtà. Potete fare analisi comparative sulle sue immagini pubbliche. Osservate anche il suo modo di camminare, la paura ad avvicinarsi anche ai suoi stretti collaboratori e poi il bagno di folla il giorno dopo… Sono cose tipiche del Kgb».
Domani c’è il consiglio Ue a Kiev: «L’Europa è pronta ad accoglierci? Abbiamo fatto i compiti richiesti, e la stiamo difendendo. Ricordate il discorso di Putin a dicembre 2021? ‘Restituitemi tutti i Paesi che facevano parte dell’Urss’. Prima entreremo in Ue, meglio sarà per voi stessi: la sicurezza europea sarà molto rinforzata dal punto di vista militare, energetico, alimentare e per molti altri aspetti».





