Alle 15 in punto si sono chiusi i seggi in Toscana per le elezioni regionali, e subito dopo sono stati diffusi i primi exit poll, quei sondaggi che raccolgono le dichiarazioni degli elettori all’uscita dalle urne. Come ampiamente previsto alla vigilia, il presidente uscente Eugenio Giani, sostenuto dal centrosinistra, è in netto vantaggio sul candidato del centrodestra Alessandro Tomasi.
Secondo i dati diffusi dai principali istituti demoscopici, Giani, espressione del Pd, ma appoggiato da una coalizione larga che comprende anche Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra e Italia Viva, si attesterebbe tra il 55 e il 60% dei consensi. Il suo sfidante Tomasi, sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, sarebbe fermo tra il 35 e il 40%, mentre la candidata di sinistra Antonella Bundu, in corsa per la lista Toscana Rossa, si collocherebbe intorno al 5%.
I sondaggi di riferimento: YouTrend, SWG e Opinio Italia
I dati provengono in particolare da instant poll condotti nel giorno del voto da YouTrend e SWG, oltre che dagli exit poll elaborati dal Consorzio Opinio Italia per la Rai. Le tre rilevazioni risultano sostanzialmente coerenti tra loro, con differenze minime nell’ordine di uno o due punti percentuali.
Gli analisti sottolineano che il vantaggio di Giani è apparso stabile per tutta la campagna elettorale, segno di una Toscana che resta una delle regioni più solidamente orientate verso il centrosinistra, nonostante la crescita del centrodestra registrata in molte altre aree del Paese.
Affluenza in calo: solo il 48% alle urne
Uno dei dati più significativi di questa tornata elettorale riguarda però l’affluenza, in netto calo rispetto al passato. Nel 2020 aveva votato circa il 62% degli aventi diritto, mentre quest’anno la partecipazione si è fermata intorno al 48%, segnando un dato tra i più bassi della storia recente della regione. Secondo gli osservatori, il calo potrebbe essere legato a una campagna elettorale poco accesa e alla percezione di una vittoria già scritta per il presidente uscente. Le analisi delle prossime ore diranno se l’astensionismo ha inciso in modo diverso nelle varie aree della Toscana, in particolare nei capoluoghi e nelle zone rurali.
La Toscana nella mappa elettorale d’autunno
Quella toscana è la quarta regione chiamata al voto in questo autunno elettorale dopo Marche, Calabria e Valle d’Aosta. Nelle prime due ha prevalso il centrodestra, mentre nella terza, dove i cittadini eleggono solo il consiglio regionale e non il presidente, ha vinto il partito autonomista Union Valdôtaine.La Toscana, da sempre considerata una roccaforte del centrosinistra, rappresenta quindi una vittoria strategica per il PD e per il governo regionale guidato da Giani, soprattutto in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.
Prossime sfide: Puglia, Veneto e Campania
Il calendario politico d’autunno non si ferma qui. Dopo la Toscana, sarà la volta di Puglia, Veneto e Campania, che andranno alle urne il 23 e 24 novembre. Tre regioni chiave che completeranno il quadro del voto locale e che permetteranno di misurare il reale equilibrio di forze tra maggioranza e opposizione.
Per ora, gli exit poll toscani consegnano un messaggio chiaro: Eugenio Giani verso la riconferma al primo turno, con un margine ampio che sembra blindare la Toscana nel campo del centrosinistra, mentre per il centrodestra si apre la necessità di una profonda riflessione in vista delle prossime sfide.





