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Il Covid travolge la Cina: pericolo nuove varianti

Cresce la preoccupazione da parte delle autorità sanitarie mondiali per la situazione epidemiologica in Cina. Secondo i dati elaborati dagli istituti occidentali di analisi sanitaria, come la britannica Airfinity, il Paese starebbe facendo i conti con una brusca impennata dei contagi. Quasi 1 cinese su 5 risulterebbe positivo al Coronavirus; le terapie intensive sono al collasso e il numero dei morti avrebbe superato i 5.000 al giorno. Viste le ultime drammatiche notizie il ministero della salute italiano ha disposto l’obbligo di sottoporsi a tampone anti Covid a tutti i passeggeri in arrivo dalla Cina.

La notizia è stata data dal ministro della salute Orazio Schillaci: «Ho disposto, con ordinanza, tamponi antigenici Covid 19 obbligatori, e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia. La misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l’individuazione di eventuali varianti del virus al fine di tutelare la popolazione italiana. Riferirò più dettagliatamente nel corso del Consiglio dei Ministri convocato oggi». Poco prima che scattasse la decisione del ministero anche la Regione Lazio aveva disposto i test per chi sbarca a Fiumicino da Pechino o Shanghai. Lo stesso modus operandi era stato scelto dalle autorità sanitarie della Lombardia per l’aeroporto di Malpensa. «Su un volo proveniente da Pechino il 52% dei passeggeri è stato trovato positivo al Covid», ha detto l’assessore alla Sanità della Lombardia Guido Bertolaso.

Il rischio di nuove varianti dalla Cina è reale secondo gli esperti. In un’intervista concessa a «La Stampa» Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene all’Università Cattolica e presidente del Mission Board for Cancer dell’Ue, ha spiegato che nel Sol Levante sta succedendo «quello che sarebbe successo anche da noi senza vaccini» anti-Covid «efficaci ed è la prova che il virus uccide ancora molte persone, se lasciato correre. Omicron arriva di meno alle vie respiratorie profonde, ma sui fragili non vaccinati può essere letale». La Cina dopo aver dato origine al Sars-CoV-2 rischia ora di rinnovarlo?

Per Ricciardi assolutamente sì e, stando così le cose, l’Organizzazione Mondiale della Sanità non può fare più di tanto: «L’Oms non ha strumenti sufficienti per intervenire. Il trattato pandemico internazionale di cui si discute non è stato ancora approvato. Nel migliore dei casi avverrà l’anno prossimo e non è neppure sicuro che sarà vincolante. Fino ad allora ogni Paese continuerà ad agire come crede», ha chiarito l’esperto. Parole quelle di Ricciardi che fanno capire che non abbiamo da temere solo per i malati gravi in Cina, ma per i contagi che potrebbero diffondersi a macchia d’olio nel resto del mondo. Si potrebbero generare nuove varianti ancora più letali.