La sottovariante Kraken del Covid è stata identificata in più di 25 paesi ed è attentamente monitorata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). I virologi, tuttavia, concordano sul fatto che la sua comparsa non significhi che sia già in atto una nuova escalation globale della pandemia.
L’OMS lo scorso mercoledì 4 gennaio 2023 ha diffuso un’allerta sull’aumento dei casi di Covid dalla sottovariante omicron XBB.1.5, nota come “Kraken”, in Europa e negli Stati Uniti. Questa sottovariante è stata inizialmente rilevata negli stati americani di New York e Connecticut e alcuni esperti sostengono abbia il potenziale per causare una nuova ondata pandemica di infezioni.
Omicron subvariant, XBB.1.5, is on the increase and has now been identified in more than 25 countries. @WHO is following closely and assessing the risk of this subvariant and will report accordingly. #COVID19 pic.twitter.com/asDD6hRWtB
— Tedros Adhanom Ghebreyesus (@DrTedros) January 6, 2023
“XBB.1.5, una ricombinazione delle sottolinee BA2, è in aumento in Europa e negli Stati Uniti, è stata identificata in più di 25 paesi e l’OMS la sta monitorando da vicino”, ha affermato alla prima conferenza stampa dell’anno il direttore della OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus. Nella sua comunicazione ai media, Tedros ha avvertito che nelle ultime settimane c’è stato un aumento dei ricoveri e della pressione ospedaliera nell’emisfero settentrionale, non solo a causa del Covid ma anche per altre malattie respiratorie, compresa l’influenza.
La situazione è peraltro ben nota anche anche in Italia, anche se a quanto riferisce l’Istituto Superiore di Sanità, la curva dei ricoveri per influenza è in calo già da qualche giorno. Gli esperti statunitensi hanno avvertito nella loro ricerca che la variante “Kraken” del Covid potrebbe essere più contagiosa di tutte le precedenti conosciute e più difficile da neutralizzare dagli anticorpi. Ma cosa sappiamo di lei?
Update on Omicron’s XBB.1.5 subvariant provided by @WHO‘s @mvankerkhove #XBB15 pic.twitter.com/cflH0tpitH
— Mrigank Shail, MD (@mrigankshail) January 4, 2023
Che cos’è la sottovariante “Kraken” del Covid
L’epidemiologa dell’OMS Maria Van Kerkhove ha affermato che XBB.1.5 è la sottovariante Omicron più trasmissibile rilevata finora. Si diffonde rapidamente a causa delle mutazioni che contiene, che gli consentono di aderire alle cellule e di replicarsi facilmente. “La nostra preoccupazione è la sua trasmissibilità”, ha detto lo scorso mercoledì Van Kerkhove in conferenza stampa.
Si stima che XBB e XBB.1.5 rappresentino il 44,1% dei casi di Covid-19 negli Stati Uniti nella settimana terminata il 31 dicembre, rispetto al 25,9% della settimana precedente: lo certificano i dati dei Centers for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti . “Kraken” è stata rilevata anche in altri 28 paesi in tutto il mondo, secondo l’OMS.
XBB.1.5 è un’altra discendente di Omicron, la variante più contagiosa del virus che causa il Covid-19 che ormai domina il mondo. È una discendente di XBB, rilevata per la prima volta ad ottobre 2022, che è essa stessa una ricombinazione di altre due sottovarianti di Omicron.
Hospitalization ⬆️2x surging—but cases flat?? What’s going is testing has crashed and #COVID19 case numbers unreliable. ➡️Hospital and wastewater in MA don’t lie. Uncoupling—but in the WRONG WAY… opposite of last year. ?Driven by #XBB15 strain. Don’t ignore the #Kraken. #MaskUp pic.twitter.com/mNw9mSMjjG
— Eric Feigl-Ding (@DrEricDing) January 6, 2023
Kraken è pericolosa?
L’OMS afferma di non disporre ancora di dati sulla sua gravità o di un quadro clinico delle sue ripercussioni. “Ci aspettiamo nuove ondate di infezione in tutto il mondo, ma ciò non deve tradursi in nuove ondate di morti perché le nostre contromisure funzionano ancora”, ha detto Van Kerkhove, riferendosi a vaccini e trattamenti attualmente disponibili per il Covid.
Ha anche osservato che l’OMS non potrebbe attualmente attribuire alla variante l’aumento dei ricoveri negli Stati Uniti nord-orientali, poiché circolavano anche molti altri virus respiratori. I virologi concordano sul fatto che la comparsa della nuova sottovariante non significa automaticamente che ci sia una nuova crisi nella pandemia. Ci si possono aspettare (ed è quindi considerato un fatto normale) nuove varianti man mano che il virus continua a diffondersi.
È probabile che XBB.1.5 si diffonda a livello globale, ma non è ancora chiaro se causerà la propria ondata di infezioni in tutto il mondo. Secondo gli esperti, gli attuali vaccini continuano a proteggere da sintomi gravi, ospedalizzazione e morte. “Non c’è motivo di pensare che XBB.1.5 sia più preoccupante di altre varianti che vanno e vengono nel panorama in continua evoluzione dei mutanti COVID-19”, ha affermato il professor Andrew Pollard, direttore dell’Oxford Vaccine Group.





