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Conte licenzia Grillo, il fondatore M5s: “Gliela farò pagare”

«Il contratto con Beppe Grillo è in scadenza e non sarà rinnovato». Così Giuseppe Conte, leader pentastellato, intervistato dal vicedirettore del Corriere della Sera Venanzio Postiglione durante il  CasaCorriere Festival a Napoli. Nessun ripensamento sulla rottura con il fondatore del M5s: «Per Grillo è prevista una remunerazione che riguarda non la sua funzione di garante ma per i suoi servizi di comunicazione. Visto che non c’è più alcun servizio di questo tipo vengono meno anche le ragioni di questa spesa che noi paghiamo con i soldi dei militanti e che quindi devono essere amministrati con la massima cura, non possiamo buttarli», ha evidenziato l’ex premier italiano.

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Conte licenzia Grillo, il fondatore M5s: “Gliela farò pagare”

Giuseppe Conte ha chiarito sempre al «Corriere» che in queste settimane «l’attenzione della stampa sulla vicenda Grillo sia esagerata. È una questione marginale sulla quale si usa un’enfasi esagerata ed inutile, come inutile è l’attenzione che la stampa riserva alle dichiarazioni del figlio di Casaleggio, che non ha avuto un rapporto trasparente con il Movimento visto che non ha fornito al sottoscritto, che del M5S ero leader, l’elenco degli iscritti. Era una cosa inaccettabile e l’ho risolta. Oggi Casaleggio parla da libero cittadino e quindi non mi spiego tutta quest’attenzione che distrae dal processo innovativo di partecipazione e costituzione che stiamo vivendo come Movimento 5 Stelle a cui stanno partecipando 22 mila militanti senza quesiti manipolati da un capo». 

Il Garante del M5s amareggiato “Dovevo lasciarlo al banchetto…”

Il “divorzio” tra il vecchio Movimento 5 Stelle e la nuova idea di Conte è irreparabile, tant’è che l’avvocato del popolo riferendosi a Grillo e Casaleggio parla di personaggi «marginali». Per l’ex presidente del consiglio lo stesso termine “parricidio” è inappropriato: «È un’enfasi inutile, un termine giornalistico come ce ne sono tanti ma non ha molto senso: non si è mai visto un parricidio compiuto con la risoluzione di un rapporto contrattuale». Il Garante però avrebbe mal digerito tutta la questione. Chi lo ha incontrato di recente ha anticipato che «ci saranno reazioni», e che quelle legali «saranno il minimo». C’è tanta amarezza per Grillo, che a chi gli è accanto avrebbe ammesso un rimpianto«Avrei dovuto lasciarlo al banchetto». Si fa allusione alla conferenza stampa tenuta dietro a un tavolino in piazza Colonna a Roma, il giorno dopo la caduta del Conte 2 (il 2 febbraio 2021), che lasciò l’avvocato del popolo senza governo e senza una casa politica. Dopo di lui a Palazzo Chigi arrivò l’ex dirigente della Bce Mario Draghi, secondo alcuni poco simpatico a Conte. «Gliela farò pagare», avrebbe sussurrato Grillo. E tanti ora si chiedono in che maniera, visto che nel M5s non c’è traccia della vecchia guardia.

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