La Banca centrale europea (BCE) interrompe la serie di ribassi e decide di mantenere invariati i tassi d’interesse. Dopo otto tagli consecutivi avviati nel giugno 2024, l’istituto guidato da Christine Lagarde adotta un approccio attendista, in un contesto economico ancora incerto.
I tassi restano invariati
Nel dettaglio, la Bce ha lasciato:
- il tasso sui depositi al 2%
- il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali al 2,15%
- il tasso sui prestiti marginali al 2,40%
La decisione arriva dopo mesi di allentamento monetario e segnala una fase di osservazione, in attesa dei prossimi dati sull’economia e sull’inflazione.
We kept our key interest rates unchanged.
— European Central Bank (@ecb) July 24, 2025
We expect inflation to stabilise around our 2% target in the period ahead.
Read today’s monetary policy decisions https://t.co/vRPHEci5KW pic.twitter.com/D4jvSyRGD3
BCE, Lagarde: “Espansione moderata, ma restano rischi”
La presidente Christine Lagarde ha spiegato che l’economia dell’area euro sta andando verso una crescita moderata, dopo la forte espansione registrata nel primo trimestre del 2025.
“L’economia si è dimostrata resiliente anche dopo i precedenti tagli dei tassi – ha dichiarato –. Nel primo trimestre la crescita è stata maggiore delle stime. Si è vista una modesta espansione del settore servizi e del manifatturiero. Allo stesso tempo, il contesto macroeconomico resta incerto”.
Rafforzare l’area euro è prioritario
Durante la conferenza stampa, Lagarde ha ribadito la necessità di rafforzare l’integrazione economica e finanziaria dell’eurozona:
“Nel contesto geopolitico attuale, il Consiglio direttivo considera urgente più che mai rafforzare l’area euro”.
L’appello è rivolto ai governi: servono riforme e investimenti strategici, mantenendo al tempo stesso conti pubblici sostenibili. Tra le priorità indicate figurano:
- il completamento dell’unione bancaria
- l’unione dei mercati dei capitali
- l’approvazione di un quadro regolatorio per l’introduzione dell’euro digitale
Incertezza commerciale e scenario globale
Lagarde ha poi commentato le indiscrezioni su un possibile accordo commerciale con gli Stati Uniti, che prevede un’aliquota tariffaria del 15%:
“Leggiamo congetture su dove stiamo andando, ma auspichiamo che l’incertezza venga sciolta velocemente”.
La Bce resta ancorata allo scenario di base pubblicato a giugno, e continua a monitorare attentamente gli sviluppi geopolitici e commerciali.
Inflazione sotto controllo, ma prudenza sui tassi futuri
Nel comunicato ufficiale, la Bce conferma che l’inflazione è attualmente in linea con l’obiettivo del 2% a medio termine. Le pressioni interne sui prezzi si stanno attenuando, anche grazie al rallentamento dei salari.
Il Consiglio direttivo ribadisce la linea già nota: le decisioni future verranno prese riunione per riunione, sulla base dei dati disponibili.
“Stiamo alla finestra”, dice Lagarde
Sui tassi futuri, Lagarde ha chiarito che non c’è alcun percorso predeterminato:
“Non è possibile nelle attuali circostanze. Siamo ben posizionati per metterci alla finestra”.
A chi chiedeva del forte apprezzamento dell’euro sul dollaro, Lagarde ha risposto:
“La Bce non ha come obiettivo alcun livello del tasso di cambio. Ma sicuramente lo monitoriamo, perché ha un ruolo nelle previsioni di inflazione”.





