“È un atto terribile. Non succedeva da anni in Italia una cosa del genere”. Con queste parole Milena Gabanelli, fondatrice e per vent’anni volto storico di Report, commenta il grave episodio intimidatorio rivolto al suo successore Sigfrido Ranucci. Un gesto che per la giornalista ha un significato preciso: “Cari e caro Sigfrido, alla testa di Report non dovete più occuparvi dei fatti nostri”.
“Conosco quella redazione: non si lascerà intimidire”
Gabanelli, che ha lavorato per dieci anni fianco a fianco con Ranucci come coautore, ribadisce la sua fiducia totale nella squadra del programma: “Li conosco uno per uno. Hanno sbagliato bersaglio. È un atto intimidatorio, e quella squadra non si fa intimidire”.
Milena Gabanelli per @SigfridoRanucci e @reportrai3
— mostro ✊🏼 🇵🇸 (@avantibionda) October 17, 2025
“Sappiate una cosa, voi che avete messo quella bomba: nessuno potrà mai intimidire Sigfrido Ranucci e la squadra di Report
La passione è più forte della violenza” pic.twitter.com/Myuy6mp8Xj
Attentato a Ranucci, il consiglio di Gabanelli: “Serve prudenza, ma i rischi fanno parte del mestiere”
Alla domanda su quale consiglio darebbe oggi alla redazione, la giornalista risponde con realismo: “Uno sceglie di fare questo mestiere sapendo cosa si porta appresso. Il mio consiglio è di essere prudenti, ovviamente, perché l’incoscienza è inutile. Ma quando si sceglie la strada del giornalismo d’inchiesta, si sa che è una strada che porta dei rischi. Fa parte del pacchetto”.
“A Report l’inchiesta è vera, non un’etichetta”
Gabanelli sottolinea la differenza tra il lavoro svolto dalla redazione e altre produzioni televisive: “Oggi chiamano inchiesta qualunque cosa, ma a Report il concetto di giornalismo d’inchiesta è radicato e profondo”. Una rivendicazione netta dell’identità del programma, costruita su un metodo rigoroso e su un approccio investigativo autentico.
“Dipende da chi tocchi: qualcuno si è infastidito molto”
Infine, un’analisi del contesto in cui è maturato l’attacco: “Il clima verso il giornalismo d’inchiesta non è mai stato tenero. Poi dipende da chi vai a toccare. Se si toccano i gruppi più violenti, è evidente che reagiscono. Evidentemente qualcuno si è infastidito molto per i temi che hanno toccato o che stanno per affrontare”.





