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Attentato a Ranucci, Gabanelli: “Hanno sbagliato bersaglio, Report non si fa intimidire”

“È un atto terribile. Non succedeva da anni in Italia una cosa del genere”. Con queste parole Milena Gabanelli, fondatrice e per vent’anni volto storico di Report, commenta il grave episodio intimidatorio rivolto al suo successore Sigfrido Ranucci. Un gesto che per la giornalista ha un significato preciso: “Cari e caro Sigfrido, alla testa di Report non dovete più occuparvi dei fatti nostri”.

“Conosco quella redazione: non si lascerà intimidire”

Gabanelli, che ha lavorato per dieci anni fianco a fianco con Ranucci come coautore, ribadisce la sua fiducia totale nella squadra del programma: “Li conosco uno per uno. Hanno sbagliato bersaglio. È un atto intimidatorio, e quella squadra non si fa intimidire”.

Attentato a Ranucci, il consiglio di Gabanelli: “Serve prudenza, ma i rischi fanno parte del mestiere”

Alla domanda su quale consiglio darebbe oggi alla redazione, la giornalista risponde con realismo: “Uno sceglie di fare questo mestiere sapendo cosa si porta appresso. Il mio consiglio è di essere prudenti, ovviamente, perché l’incoscienza è inutile. Ma quando si sceglie la strada del giornalismo d’inchiesta, si sa che è una strada che porta dei rischi. Fa parte del pacchetto”.

“A Report l’inchiesta è vera, non un’etichetta”

Gabanelli sottolinea la differenza tra il lavoro svolto dalla redazione e altre produzioni televisive: “Oggi chiamano inchiesta qualunque cosa, ma a Report il concetto di giornalismo d’inchiesta è radicato e profondo”. Una rivendicazione netta dell’identità del programma, costruita su un metodo rigoroso e su un approccio investigativo autentico.

“Dipende da chi tocchi: qualcuno si è infastidito molto”

Infine, un’analisi del contesto in cui è maturato l’attacco: “Il clima verso il giornalismo d’inchiesta non è mai stato tenero. Poi dipende da chi vai a toccare. Se si toccano i gruppi più violenti, è evidente che reagiscono. Evidentemente qualcuno si è infastidito molto per i temi che hanno toccato o che stanno per affrontare”.