La notizia, anticipata dal Corriere della Sera, ha trovato conferma: Antonio Filosa è il nuovo amministratore delegato di Stellantis. Il Consiglio di amministrazione del colosso automobilistico, riunitosi mercoledì mattina, ha approvato la sua nomina all’unanimità, come riportato nella nota ufficiale diffusa dal gruppo. Si chiude così una fase di transizione iniziata con le dimissioni di Carlos Tavares, avvenute lo scorso dicembre, e si apre un nuovo capitolo per una delle maggiori realtà industriali del settore auto a livello globale.
Una scelta interna e strategica: Filosa promosso alla guida del gruppo
Classe 1972, Antonio Filosa è un manager italiano di origini napoletane, fino a oggi responsabile dell’area Americhe di Stellantis, cioè del mercato nordamericano e sudamericano, che da tempo costituisce la locomotiva dei ricavi e dei profitti del gruppo. La sua promozione al vertice rappresenta una scelta interna e segna una continuità strategica, valorizzando una figura che conosce a fondo la macchina Stellantis e ha già dimostrato di saperne governare una componente chiave.
Filosa è stato infatti alla guida del business in quella che, in termini di vendite e di marginalità, è l’area più rilevante per il gruppo. Il suo lavoro negli Stati Uniti, in particolare, ha consolidato la posizione di brand storici come Jeep, Ram e Dodge, contribuendo in modo decisivo ai risultati finanziari degli ultimi esercizi. È questa solidità operativa e la visione manageriale maturata sul campo a convincere i vertici di Stellantis e i principali azionisti – Exor, Bpifrance e Peugeot– a puntare su di lui per il futuro del gruppo.
Dopo le dimissioni di Tavares, una fase di transizione
La nomina di Filosa arriva dopo mesi di attesa e speculazioni, in seguito alle improvvise dimissioni di Carlos Tavares, che avevano scosso l’assetto di comando del gruppo lo scorso 1° dicembre. Per garantire la continuità delle operazioni era stato creato un Comitato esecutivo ad interim, affidato alla presidenza di John Elkann, figura centrale nell’universo Exor e punto di equilibrio fra le anime del gruppo.
Contestualmente, Stellantis aveva attivato un processo di selezione articolato, valutando con attenzione sia profili interni che candidature esterne. Fin dall’inizio, tuttavia, la società aveva fissato un orizzonte preciso: l’individuazione del nuovo CEO sarebbe dovuta arrivare entro il primo semestre del 2025. E così è stato. La scelta di Filosa come successore naturale rafforza la linea manageriale del gruppo e rassicura i mercati, che guardavano con attenzione alla tenuta della governance in un momento cruciale per l’intera industria automotive.
Le sfide sul tavolo: elettrificazione, software, geopolitica
Ora, sul tavolo del nuovo amministratore delegato ci sono sfide complesse. La transizione verso l’elettrico, l’evoluzione del software nei veicoli, le pressioni regolatorie nei vari mercati e le tensioni geopolitiche (soprattutto tra Europa, Stati Uniti e Cina) sono solo alcune delle variabili con cui dovrà confrontarsi. Non meno importante sarà il ruolo di Stellantis nell’accelerare la digitalizzazione e l’innovazione di prodotto, puntando su piattaforme unificate e tecnologie proprietarie. Il tutto in un contesto competitivo affollato e in continua trasformazione, dove colossi come Tesla, le big tech e le case cinesi avanzano a grandi passi.
Un’era nuova per Stellantis
Con la nomina di Antonio Filosa, Stellantis punta su competenza, continuità e visione internazionale. Un passaggio di testimone che si svolge sotto il segno della stabilità ma che promette anche un possibile rinnovamento, in linea con l’identità multibrand e multiculturale del gruppo nato dalla fusione tra PSA e FCA. Ora resta da vedere come Filosa tradurrà in strategia concreta la sua esperienza sul campo. Una cosa, però, è certa: per Stellantis si apre una nuova era, e il timone è in mani italiane.





