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“Se il futuro non è più una promessa…” | Riflessione del giorno

“I ragazzi tra i 15 e i 30 anni hanno il massimo della potenza sessuale, ma è una potenza non riproduttiva perché non fanno figli prima dei 35-40 anni. Hanno la massima potenza ideativa: Einstein ha scoperto la sua formula a 24 anni, Leopardi scrisse l’Infinito a 21, Google e Apple li hanno inventati degli universitari. E il massimo che gli offriamo sono i contratti a progetto. Allora dico: prestate attenzione ai giovani. Quando gli adulti si rivolgono a loro dicendo “ai miei tempi” dicono un’oscenità, perché i nostri tempi erano generosissimi. Io sono diventato professore a 23 anni. Adesso, se uno studia filosofia, la prima cosa da sapere è che non insegnerà mai filosofia. Per chi è giovane il futuro, se non è una minaccia, è imprevedibile. E se il futuro non è più una promessa allora viene meno la motivazione: perché devo studiare? Perché devo darmi da fare? E al limite anche: perché devo stare al mondo? Sono arrivato persino a pensare che i giovani oggi bevano tanto per anestetizzarsi dal futuro: vivono l’assoluto presente. E se chiedi perché stanno male ti rispondono: boh. Nel 1976 De Mauro fece un sondaggio sul numero di parole che conoscevano i ginnasiali: 1600. Vent’anni dopo erano 600. Oggi io penso che siamo attorno alle 300. Ma la carenza linguistica è carenza di pensiero”.

– Umberto Galimberti in un’intervista concessa a “Repubblica” il 19 agosto 2021.