Vladimir Putin è tornato a parlare al mondo, rifilando il solito ritornello: «Siamo pronti a negoziare con tutti i soggetti coinvolti su soluzioni accettabili, ma dipende da loro: non siamo noi a rifiutarci di negoziare». Nell’intervista alla televisione di Stato «Rossiya 1», il leader del Cremlino ha detto che è l’Occidente che sta cercando di “dividere” la Russia in Ucraina. Come a dire: state ficcando il naso in cose che non vi riguardano. «Tutto si basa sulla politica dei nostri avversari, che mirano a dividere la Russia, la Russia storica», ha denunciato lo zar, che ha ribadito poi che l’intento del conflitto (che lui stesso ha fatto scoppiato lo scorso febbraio) era ben altro: «Unire il popolo russo». Già, ha detto proprio così.

Putin ha sottolineato in seconda battuta che al 100% la Russia sarà in grado di distruggere i sistemi di difesa aerea Patriot se verranno forniti dagli Stati Uniti all’Ucraina. Lo zar, per rassicurare i suoi sostenitori, si è affrettato poi a ricordare che l’Ucraina comunque «non ha ancora questi sistemi». Come a dire: state tranquilli. I missili Patriot, lo ricordiamo, sono stati pensati per proteggere le forze di terra contro gli attacchi aerei. Si tratta di sistemi dotati di testate a frammentazione con potenziale esplosivo.
Fino a poco tempo fa sono stati utilizzati anche nel sistema di Scudo antimissile americano. Patriot è stato progettato nel 1982. È l’acronimo di “Phased Array TRacking to Intercept Of Target”, che in italiano si può rendere con «tracciamento ad arco di fase per intercettare il bersaglio». Tale missile ha una lunghezza di cinque metri e 31 centimetri, un diametro di 40 centimetri e una gittata utile compresa fra i 60 e gli 80 chilometri. Pare che la sua velocità di volo possa superare i 4600 chilometri orari.

Puntuale è arrivata la replica di Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky: «Putin ha bisogno di tornare alla realtà la Russia ha attaccato deliberatamente l’Ucraina e sta uccidendo i cittadini. Non ci sono altri ‘Paesi, motivazioni, o geo-politica’. La Russia non vuole negoziati ma cerca di evitare responsabilità. È evidente, la porteremo davanti al Tribunale».
Chi invece sembra condividere in parte la posizione di Putin è il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. Questi ha affermato che, per quanto riguarda la guerra in Ucraina, è vero che l’Occidente ha intensificato le provocazioni e non ha cercato di mediare. «Sfortunatamente, l’Occidente ha attivato solo elementi di provocazione e non ha cercato di essere un mediatore», le sue parole in una riunione con i giovani a Erzurum. «Nella fase di mediazione, noi, come Turchia, abbiamo assunto questo ruolo nel 2022 con il corridoio per il grano nel Mar Nero», ha ricordato Erdogan.

Dure le parole anche del presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev. In un articolo pubblicato sulla «Rossiyskaya Gazeta» si legge che l’obiettivo della Russia è abbattere il regime di Kiev. Anche per Medvedev i Paesi europei sono responsabili della rinascita dell’ideologia nazista. Da qui la provocazione all’Ue: «Cosa ci si può aspettare da alcuni Paesi europei che hanno dato vita al nazionalsocialismo e al fascismo a certo punto della storia? Oggi sono responsabili della rinascita dell’ideologia nazista», ha scritto l’ex presidente.
Secondo Medvedev, l’Occidente sta soffrendo «di amnesia cinica, non medica», e rimane muto «sulle atrocità dei nazisti che ostentano svastiche sulle loro uniformi nei territori sotto il loro controllo, giustificando il loro passato e, cosa più importante, torture e omicidi futuri». «E sebbene le forze al governo si definiscano di sinistra o cristiane sono in realtà i veri eredi del Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi e del Partito Nazionale Fascista», le conclusioni choc dell’esponente russo.





