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Tragedia in montagna: muore a 15 anni escursionista francese in Valle d’Aosta

Aveva solo 15 anni e si chiamava Liam Daniel Henry Rezac, il giovane escursionista francese trovato morto nella mattinata di martedì 23 luglio nei pressi della Becca di Viou, a quota 2.856 metri, in Valle d’Aosta. La sua è stata una tragedia inaspettata: si era separato dalla famiglia per proseguire da solo verso la vetta, ma ha perso l’orientamento e ha imboccato un sentiero sbagliato, terminando la sua corsa in un canalone.

“Vado da solo, voi riposatevi”

Era partito con i genitori e il fratellino per una gita in montagna. Durante la salita, ha deciso di allontanarsi: «Vado da solo, voi riposatevi», avrebbe detto. Il ragazzo voleva raggiungere la cima. Quando ha preso il bivio sbagliato, ha continuato a inviare video e messaggi alla famiglia per informarli che si era perso, cercando una via alternativa. L’ultimo segnale è arrivato alle 18:38, con la sua posizione GPS.

Il tragico errore e la caduta fatale

Secondo la ricostruzione dei soccorritori, Liam indossava scarpe da ginnastica, inadatte al terreno montano. Il suo orologio segnava un percorso errato: invece di proseguire verso la Becca di Viou, ha preso un sentiero laterale che lo ha condotto in una zona impervia. Qui sarebbe scivolato per oltre cinquanta metri, battendo la testa e morendo sul colpo.

L’allarme dei genitori e la lunga notte delle ricerche

Una volta tornati a valle, i genitori hanno provato a rimanere in contatto con lui, ma i messaggi si sono interrotti. Alle 20 è scattato l’allarme per il mancato rientro. Subito è partita la macchina dei soccorsi: 11 vigili del fuoco, volontari, droni, unità cinofile, il sindaco di Valpelline e cinque uomini del soccorso alpino della Guardia di Finanza si sono attivati senza sosta.

Il ritrovamento dall’alto

Dopo una notte di ricerche sui sentieri e con i droni, il corpo del ragazzo è stato avvistato alle prime luci dell’alba grazie a un sorvolo in elicottero della Protezione civile. Si trovava a circa 2.000 metri di quota. Il recupero è stato effettuato con delicatezza e la salma è stata trasferita alla camera mortuaria di Aosta.

Una vacanza diventata incubo

La famiglia di Liam era arrivata da pochi giorni dalla cittadina di Erbrée, nella regione francese della Bretagna, e soggiornava nel campeggio di Valpelline. Stamattina i genitori hanno effettuato il riconoscimento del corpo, e hanno ricevuto l’esito dell’esame medico legale. Non sarà necessaria l’autopsia: tutto fa pensare a un tragico incidente in montagna.

Inchiesta e accertamenti

A indagare sulla dinamica è il Sagf della Guardia di Finanza, insieme ai vigili del fuoco e al corpo forestale valdostano. L’obiettivo è chiarire con precisione cosa sia accaduto e se ci siano elementi utili per prevenire tragedie simili in futuro.