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Tragedia di Cadore: convalidato il fermo per Angelika Hutter

Tragedia di Cadore. – Convalidato per volontà del gip il fermo per Angelika Hutter, che ha travolto una famiglia a Santo Stefano di Cadore. La donna di 32 anni deve rispondere di omicidio stradale plurimo. La giovane ha preso in pieno giovedì scorso alle 15.15 sul marciapiede i pedoni a passeggio. Nella tragedia sono morti il piccolo Mattia Antoniello, che avrebbe compiuto 2 anni il 16 luglio, il suo papà Marco Antoniello, 47 anni, e la nonna materna Mariagrazia Zuin, 64 anni. L’automobilista pare viaggiasse a grande velocità in un centro urbano, in via Udine a Santo Stefano, dove il limite è di 50 orari. 

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Tragedia di Cadore: convalidato il fermo per Angelika Hutter

Nelle scorse ore era spuntata anche la pista del gesto volontario, ora smentita con vigore dal procuratore di Belluno, Paolo Luca: «Se lo sono inventato. Al momento lavoriamo sugli elementi empirici che abbiamo a disposizione, senza anticipare conclusioni che potrebbero essere fuorvianti, come quella del gesto volontario»

Intanto a Santo Stefano di Cadore per tutta la giornata di lunedì è stato proclamato il lutto cittadino. Il difensore della donna, l’avvocato Giuseppe Triolo, è stato preso di mira da una campagna d’odio sui social. Commenti al veleno al limite delle minacce che hanno costretto il presidente della Camera penale bellunese “Odorico Larese”, l’avvocato Massimo Montino, ad intervenire: «Ricordo i principi fondamentali del diritto di difesa, anche costituzionalmente garantiti dall’articolo 24. E ricordo che va assicurata una difesa che garantisca i principi del ragionevole giudizio anche nei reati più efferati quando la colpa sembra già acclarata».