L’amministrazione Trump ha ordinato a tutte le ambasciate e i consolati americani di sospendere immediatamente le interviste per il rilascio dei visti destinati agli studenti internazionali. A riportarlo è Politico, che cita un cablogramma inviato oggi dal segretario di Stato Marco Rubio alle rappresentanze diplomatiche degli Stati Uniti.
Il blocco riguarda i visti F, M e J, quelli destinati a studenti universitari, liceali e partecipanti a programmi di scambio, ed è, secondo il sito americano, il primo passo verso un inasprimento dei controlli sui social media dei candidati. «Con effetto immediato, in preparazione dell’ampliamento del previsto controllo dei social media, le sezioni consolari devono sospendere la concessione di nuovi appuntamenti per i visti fino a nuova comunicazione, attesa nei prossimi giorni», si legge nel messaggio.
Non si tratta di un fulmine a ciel sereno: già nei mesi scorsi, l’amministrazione statunitense aveva monitorato i canali social di studenti stranieri per individuare partecipanti alle proteste contro le operazioni israeliane a Gaza, con l’obiettivo di revocare i visti già concessi. Ora però la logica si inverte: il controllo sarà preventivo, e rischia di diventare un filtro rigido all’ingresso negli atenei statunitensi.
Un cambio di rotta che potrebbe avere effetti pesanti sul sistema universitario americano, da sempre sostenuto anche grazie agli alti numeri e alle rette salate degli studenti stranieri.





