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Titan, al sommergibile disperso restano solo 3 giorni d’aria

Sommergibile Titan disperso, all’interno del natante scomparso nei fondali dell’oceano Atlantico, si trovano cinque individui che hanno pagato 250.000 dollari ciascuno per avere l’opportunità di vedere il relitto del Titanic, il famoso transatlantico affondato nel 1912 e situato a una profondità di 3.800 metri. Un ex ufficiale di sottomarini ha paragonato la ricerca del sommergibile scomparso alla ricerca di una mina in un campo minato. Al momento, rimangono solamente tre giorni di scorta d’aria disponibile per gli occupanti.

Onde tumultuose, nebbia e un vasto tratto d’oceano distante centinaia di chilometri dalla terraferma, con il sommergibile forse disperso a migliaia di metri sotto la superficie marina. In aggiunta, il tempo scorre inesorabile, consumando la “finestra di opportunità” per salvare le cinque persone a bordo del Titan, il mini-sommergibile che avrebbe dovuto portare un gruppo di audaci (o temerari?) turisti a visitare i resti del Titanic. In queste ore, gli operatori di soccorso si trovano di fronte a una sfida che si avvicina ai limiti del possibile: individuare l’imbarcazione è una cosa, ma riuscire a recuperarla è tutt’altra questione.

Sommergibile Titan disperso, le ultime sulle operazioni di soccorso

Le guardie costiere statunitensi e canadesi sono responsabili delle operazioni di ricerca del piccolo sommergibile turistico scomparso con cinque persone a bordo in un’area dell’Oceano Atlantico al largo delle coste dell’isola canadese di Terranova.

In particolare, la guardia costiera statunitense ha comunicato che le ricerche si estenderanno alle acque più profonde. Come ha dichiarato il contrammiraglio John Mauger della Guardia Costiera degli Stati Uniti alla CNN, le operazioni di ricerca sono proseguite durante tutta la notte con diversi partner, e ora la ricerca viene estesa anche al di sotto della superficie dell’area.

Anche la Francia si unisce alle ricerche del sommergibile scomparso Titan: l’Istituto Ifremer ha deviato la sua nave Atalante, dotata di un robot subacqueo in grado di raggiungere grandi profondità, verso l’area dell’Oceano Atlantico di fronte alle coste canadesi, dove è scomparso il sottomarino che avrebbe dovuto portare i turisti al relitto del Titanic. L’Atalante dovrebbe arrivare nell’area mercoledì intorno alle 20:00, appena in tempo prima che scada il tempo disponibile per le ricerche, una “finestra di opportunità” determinata dalla quantità di ossigeno a disposizione nell’imbarcazione.

Il Titan stava dirigendosi verso il famoso relitto quando ha perso il contatto con la superficie: ha iniziato la discesa domenica mattina e poco dopo ha perso la comunicazione con la Polar Prince, la nave di supporto che lo aveva accompagnato nell’area, per cause ancora da chiarire. Le autorità sono state informate della sua scomparsa domenica pomeriggio e ora si stima che le persone a bordo abbiano ancora abbastanza ossigeno per altri 3 giorni, praticamente fino a venerdì.