A Roma, dopo la scoperta del cadavere di una 17enne all’interno di un carrello della spesa accanto a un cassonetto dell’immondizia a Primavalle, è stato arrestato un coetaneo della vittima, Maria Michelle Causo. Il giovane, originario dello Sri Lanka, ma nato nella capitale, quando è stato intercettato dalle forze dell’ordine pare avesse ancora le scarpe sporche di sangue. Interrogato per diverse ore in Questura, il 17enne è accusato di omicidio. Secondo le prime ricostruzioni, tutte da confermare, la ragazza sarebbe stata uccisa dal coetaneo, che avrebbe provato a disfarsi del corpo.

Roma Primavalle, ragazza uccisa a coltellate: fermato coetaneo
Maria Michelle Causo e il suo presunto assassino non erano fidanzati, ma sembra si frequentassero da qualche tempo. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, la 17enne non era incinta. Ad ogni modo soltanto con l’autopsia si potrà avere qualche certezza. Maria Michelle Causo frequentava il liceo psicopedagogico Vittorio Gassman, che si trova a pochi passi dal luogo in cui è stato rinvenuto il cadavere. “Quello me l’ha massacrata, voglio giustizia”, le parole della madre della vittima visibilmente sconvolta, riportate da «TgCom24». La donna avrebbe ricoperto di insulti l’adolescente sotto accusa.

Ascoltato un testimone: “Mi ha detto che portava del pesce”
Sempre «Tgcom24» riferisce in queste ore la testimonianza di una persona: “Il mio ragazzo ha visto il sacco nero. Lui ha chiesto cosa era, se voleva una mano a trasportarlo perché sembrava pesante e il ragazzo ha detto che c’era del pesce, ma il mio fidanzato si è subito allarmato e ha chiamato la polizia”.
Il fidanzato stesso ha poi aggiunto altri particolari: “Alle 14:15 io e la mia ragazza eravamo in un parco qua vicino. Quando siamo rincasati e c’era un carrello del supermercato fuori dal portone vuoto e ho pensato ‘va bene, qualcuno deve uscire con qualcosa’. Sono rimasto in casa fino alle 15:16, dopodiché sono uscito di nuovo e ho visto il ragazzo con il sacco e le scale erano piene di sangue. Ci ho parlato perché non riuscivo a passare e lui mi ha detto di scavalcare il sacco che bloccava l’uscita. Gli ho anche chiesto se avesse bisogno di un aiuto a trasportarlo e cosa ci fosse dentro, mi ha risposto ‘del pesce’. Così mi sono insospettito e ho chiamato la polizia”. Le indagini sono in corso, le forze dell’ordine ha acquisito le immagini delle telecamere della zona.





