Press "Enter" to skip to content

Morte di Simona Cinà, i risultati dell’autopsia

Simona Cinà, la giovane pallavolista originaria di Capaci, è morta per annegamento. Lo rivelano i primi risultati dell’autopsia eseguita sul corpo della ragazza, trovata senza vita sabato scorso nella piscina di una villa a Bagheria, dove si stava svolgendo una festa di laurea.

Secondo quanto emerso, nei polmoni della 27enne è stata riscontrata la presenza di acqua, elemento compatibile con la morte per annegamento. Al momento, l’ipotesi di un infarto o di una patologia congenita silente sarebbe stata esclusa dai medici legali.

Nessuna patologia cardiaca, ma restano dubbi sulle cause

L’autopsia ha dunque escluso cause cardiache, ma non chiarisce ancora cosa abbia causato la caduta in acqua. Resta da stabilire se Simona abbia perso conoscenza per un malore improvviso, oppure se sia finita sott’acqua in seguito a un incidente, magari in stato alterato da sostanze o alcol.

Per accertarlo saranno fondamentali gli esami tossicologici, attualmente in corso, che chiariranno se la giovane avesse assunto droghe o alcolici, anche involontariamente.

Attesa per gli esiti tossicologici

I risultati degli esami tossicologici potrebbero arrivare nelle prossime settimane. Solo allora sarà possibile ricostruire con precisione le circostanze della tragedia e chiarire l’eventuale presenza di elementi esterni che abbiano influito sul decesso.

Nel frattempo, la magistratura ha disposto il proseguimento delle indagini, mentre la famiglia e l’intera comunità attendono risposte.

Una tragedia che ha scosso la comunità

La morte di Simona Cinà ha colpito profondamente la comunità di Capaci, dove la giovane era molto conosciuta anche per la sua attività sportiva come pallavolista.

I funerali verranno fissati non appena sarà concesso il nulla osta dalla Procura, al termine delle verifiche medico-legali.