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Il ministro britannico Lammy: “Delusi dai dazi, ma bisogna negoziare con Trump”

Keir Starmer annuncia che l’«era della globalizzazione è finita», citando i dazi imposti dagli Stati Uniti come la causa principale di una nuova era di protezionismo. Ha sottolineato la necessità di rafforzare i rapporti commerciali con altri Paesi. David Lammy, ministro degli Esteri, in un’intervista a «Repubblica» esprime pure lui rammarico per il protezionismo degli Stati Uniti. Nonostante la delusione, il Regno Unito continuerà a lavorare per cercare una soluzione rapida con gli alleati. «Noi manterremo la calma. Speriamo di trovare un accordo il prima possibile. Ovviamente è una decisione molto deludente. Ma Trump ritiene di agire nell’interesse del popolo americano, e noi faremo lo stesso per il popolo britannico», ha spiegato Lammy. Quest’ultimo ha precisato che la Brexit non ha avuto un impatto sul trattamento del Regno Unito rispetto agli altri Paesi europei.

«Esamineremo attentamente i dettagli dei dazi di ritorsione annunciati dall’Ue e agiremo sempre nel miglior interesse di tutte le imprese britanniche, comprese quelle dell’Irlanda del Nord», ha chiarito Lammy a «Repubblica». Mancano poche settimane ad un vertice cruciale tra Regno Unito e Ue a Londra, il primo di tale magnitudine e importanza dopo la Brexit. «Il nostro obiettivo è inaugurare una nuova era nelle relazioni tra Regno Unito e Unione Europea, capace di produrre benefici concreti per i cittadini di entrambe le parti. Siamo uniti da profondi e duraturi legami culturali e da valori condivisi: sono vincoli che vanno oltre l’appartenenza a qualsiasi istituzione. Rafforzarli ulteriormente è nel nostro interesse comune. Riteniamo che costruire un ampio partenariato in materia di sicurezza, rafforzare la cooperazione sulla giustizia, e affrontare gli ostacoli al commercio porterà benefici alle nostre economie, garantirà maggiore sicurezza e migliorerà la situazione economica delle famiglie. Il nostro obiettivo finale è un’Europa più sicura, stabile e prospera. E la collaborazione tra Regno Unito e Ue sarà fondamentale per raggiungerlo», ha rimarcato Lammy.

Riguardo i cosiddetti “Volenterosi”, per cui Regno Unito e Francia hanno mostrato una leadership eccezionale nella nuova Difesa europea, la premier italiana Meloni sinora è stata molto riluttante. Lammy ha speso qualche parola anche su questo: «Abbiamo un ottimo rapporto sia con il governo Meloni che con l’amministrazione Trump, e condividiamo il loro desiderio di porre fine a questa guerra barbara. La Russia potrebbe farlo già domani, ritirando le proprie truppe e mettendo fine a questa guerra illegale. L’Italia ha partecipato più volte alla Coalizione dei Volenterosi, inclusa la riunione dei leader internazionali tenutasi a Londra all’inizio di marzo. Il Regno Unito ha chiarito che la Coalizione è impegnata nel raggiungimento di un accordo per l’Ucraina che garantisca una pace duratura e stabile, e continueremo a lavorare in questa direzione. L’Italia è stata una grande sostenitrice dell’Ucraina sin dall’inizio del conflitto, e continueremo a collaborare per porre fine a questa guerra». La visita di Stato di re Carlo III e della regina Camilla in Italia è vista come una «dimostrazione della forza dell’amicizia» tra i due Paesi e un’opportunità per rafforzare ulteriormente i legami. Lammy ha sottolineato l’importanza di un impegno comune su temi come l’immigrazione, il cambiamento climatico e la sicurezza.