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Imane Khelif oro alle Olimpiadi: “Sono donna e non ci sono dubbi”

«Per otto anni ho inseguito il mio sogno e adesso sono medaglia d’oro. Vorrei ringraziare tutti coloro che sono venuti a sostenermi. Tutte le persone dell’Algeria che erano qui a Parigi o che mi supportavano da lontano. Ho ricevuto messaggi dal mondo intero. Certo, ero sotto pressione, ma come tante mie altre mie colleghe. Devo ringraziare le persone con cui mi sono allenata e mi hanno permesso di arrivare fin a qui». Così a “Repubblica” l’algerina Imane Khelif, 25 anni, con la medaglia d’oro al collo, dopo aver battuto la cinese Yang Liu. Al gong finale le due si sono abbracciate, poi hanno fatto il gesto di mordere le medaglie davanti ai fotografi.

Imane Khelif oro alle Olimpiadi: “Sono donna e non ci sono dubbi”

Ad Olimpiade finita cosa farà Imane Khelif? «Voglio tornare in Algeria, ritrovare la mia famiglia e riposare. Sono stata aiutata da chi mi ha sostenuto e, grazie a Dio, ho vinto. Per il futuro, si vedrà. Le Olimpiadi sono un sogno per qualsiasi atleta. A Tokyo non ero ancora pronta. Questa volta ero preparata. Tutti in Algeria sapevamo quanto ho lavorato in questi anni. Mi sono allenata in gran parte negli Stati Uniti con il mio coach. Volevamo arrivare esattamente a questo». Alle critiche di quanti continuano a definirla un uomo, lei si è sentita di replicare così: «Non penso ci siano dubbi sul fatto che fossi pienamente idonea a partecipare. Sono una donna come tante. Sono nata donna, ho vissuto come donna e ho gareggiato come donna. Questi attacchi però danno un sapore particolare al mio successo. Sono diventata una donna forte con poteri speciali. E dal ring ho mandato un messaggio a coloro che erano contro di me».

“Ormai tutto il mondo conosce la mia storia”

«Ormai tutto il mondo conosce la mia storia. Vengo da un piccolo villaggio dell’Algeria, un posto molto povero, ma dove ho potuto contare sull’affetto della mia famiglia che mi è stata vicino. I miei genitori sono sempre stati fieri di me. Ora il mio messaggio al mondo è rispettare il messaggio olimpico. Contro di me c’è stato molto bullismo, e questo è contro i precetti olimpici. Spero almeno che dopo questa vittoria non ci saranno più attacchi simili in futuro», ha dichiarato Imane Khelif. E ancora: «Il mio onore è salvo ma gli attacchi che ci sono stati sui social, anche se non li ho visti tutti, sono stati violenti e immorali. L’impatto è stato forte. C’è stata una campagna feroce contro di me. Dal 2018 ho gareggiato sotto l’autorità dell’Iba. Mi conoscevano da tempo, sanno tutto di me. Non riconosco questa Iba. Alcuni membri mi odiano e non so perché».