Non si arrestano le polemiche dopo lo scontro tra l’algerina Imane Khelif con l’azzurra Angela Carini. Il capo della delegazione nordafricana ai Giochi annuncia che il Comitato Sportivo Olimpico Algerino (Coa) ha presentato un reclamo al Comitato Olimpico Internazionale. Una vera e propria denuncia per «molestie mediatiche» nei confronti della pugile. Per l’Algeria «Imane Khelif è stata vittima di un accanimento mediatico nelle ultime ore».
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Imane Khelif, parte la denuncia per molestie mediatiche
«Imane Khelif è nostra figlia, sorella e campionessa. Imane Khelif è una linea rossa che non va oltrepassata. Condanno fermamente le molestie mediatiche di cui è stata vittima. Avanti Imane, tutta l’Algeria è con te», le parole sui social di Abderrahmane Hammad, ministro della Gioventù e dello Sport algerino. Indispettito anche il segretario generale del Comitato sportivo olimpico algerino, Kheireddine Barbari, per il quale si tratta di «vessazioni mediatiche contro Imane Khelif. Si tratta di un feroce complotto mediatico da parte dei media stranieri. È un tentativo di destabilizzare la nostra pugile, nel momento in cui si prepara ad entrare alle Olimpiadi».

Interviene il capo della delegazione algerina alle Olimpiadi
In qualità di capo della delegazione algerina alle Olimpiadi, Barbari rivela di aver sporto denuncia. «Di fronte a questa situazione vi assicuro che ho presentato reclamo. Ho anche contattato il Comitato Olimpico Internazionale per proteggere la nostra pugile», riportano i media di Algeri. «Penso che questo attacco mediatico non potrà che motivare ulteriormente Imane Khelif a partecipare con onore alle Olimpiadi e onorare così la bandiera algerina», ha proseguito Barbari che ha poi un lanciato un appello: «Mi rivolgo agli algerini. Chiedo loro di restare dietro la nostra pugile e sostenerla».
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