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Gianluca Vialli se n’è andato

Gianluca Vialli, ex calciatore di fama, allenatore e poi dirigente della Nazionale di calcio italiana, è morto venerdì 6 gennaio 2022 all’età di 58 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro al pancreas. Vialli era ricoverato da alcune settimane a Londra; nei giorni scorsi erano state diffuse diverse indiscrezioni sulle sue condizioni di salute , ma nessun comunicato ufficiale. Oggi la notizia del lutto, un dramma annunciato per i familiari e i tantissimi amici di Vialli, oltre che per gli appassionati di calcio italiani e inglesi.

L’iconico abbraccio tra Gianluca Vialli e Roberto Mancini a Euro2020, dopo la vittoria della Nazionale italiana

A Vialli era stato diagnosticato per la prima volta un cancro al pancreas nel 2017 e poi per la seconda volta nel 2021, poco dopo il trionfo dell’Italia a Euro 2020. Ha lasciato il suo ruolo con la Nazionale guidata dall’amico Roberto Mancini a dicembre, citando la sua necessità di sottoporsi a cure per la malattia.

“Il cancro è un compagno di viaggio indesiderato, ma non posso farci niente”, aveva detto dopo aver scoperto di essere ricaduto nell’incubo della malattia, nel 2021. “Lui è salito sul treno con me e io devo andare avanti, viaggiare a testa bassa, senza mai arrendermi, sperando che un giorno questo ospite indesiderato si stanchi e mi lasci vivere serenamente ancora per tanti anni perché ci sono ancora tante cose che voglio fare.”

Gianluca Vialli ha avuto una lunga carriera: ha giocato per Cremonese, Sampdoria e Juventus prima di passare al Chelsea nel 1996. Nel 1998 è diventato giocatore-allenatore dei Blues dopo l’addio di Ruud Gullit e quell’anno ha portato il club alla gloria in Coppa di Lega, Coppa delle Coppe UEFA e Supercoppa UEFA.

Vialli ha concluso la sua carriera da giocatore alla fine della stagione 1998/99 per concentrarsi sulla gestione. Il Chelsea ha poi vinto la FA Cup e il Charity Shield nel 2000 con lui alla guida, prima dell’esonero all’inizio della stagione 2000/01. Gianluca Vialli ha giocato 59 partite con l’Italia, segnando 16 gol, e di recente, come detto, è stato capo delegazione degli Azzurri.

Parlando il 14 dicembre 2022, annunciando l’addio al suo ruolo con la squadra italiana, Vialli aveva dichiarato: “Al termine di una lunga e difficile ‘trattativa’ con il mio meraviglioso team di oncologi ho deciso di sospendere, spero temporaneamente, i miei impegni professionali presenti e futuri. L’obiettivo è quello di utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia, così da poter affrontare al più presto nuove avventure e condividerle con tutti voi.”

Dopo la notizia della morte, il profilo Twitter della Nazionale di calcio italiana ha pubblicato un triste messaggio di commiato: “Non ti dimenticheremo mai Luca”. Il Chelsea ha twittato in omaggio: “Ci mancherai a tanti. Una leggenda per noi e per tutto il calcio. Riposa in pace Gianluca Vialli”. Numerosissimi i messaggi social dei tifosi della Sampdoria, squadra in cui Gianluca Vialli è “esploso” come talento, in coppia con l’amico Roberto Mancini. Sull’account Twitter dei blucerchiati è comparso un cuore spezzato, accompagnato dal doloroso “ciao Luca” sopra a una foto di Vialli esultante con la maglia della Sampdoria.

“Sono profondamente addolorato – ha dichiarato il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Gabriele Gravina – ho sperato fino all’ultimo che riuscisse a compiere un altro miracolo, eppure mi conforta la certezza che quello che ha fatto per il calcio italiano e la maglia azzurra non sarà mai dimenticato. Senza giri di parole: Gianluca era una splendida persona e lascia un vuoto incolmabile, in Nazionale e in tutti coloro che ne hanno apprezzato le straordinarie qualità umane”.