Ad Argumenty i Fakty ha rilasciato un’intervista Valerij Gerasimov, il capo di Stato maggiore generale delle forze armate russe, nonché vice del ministro della Difesa Sergej Shojgu. Dal 10 gennaio scorso è lui a capo di quella che Mosca chiama “operazione militare speciale” in Ucraina. Risposte, riportate da “Repubblica”, che vale la pena leggere per avere informazioni preziose. Anche perché lo Stato Maggiore dell’esercito di Mosca di solito è taciturno, laconico, e i piani sono secretati.
A proposito del ruolo dello Stato Maggiore nel contesto dell’operazione militare speciale, Gerasimov ha dichiarato: “Attualmente (…) in Ucraina è in corso l’operazione militare speciale. La Russia moderna non ha mai conosciuto un tale grado e intensità di ostilità. Oggi quasi tutto l’Occidente collettivo fa fronte al nostro Paese e alle sue forze armate. Per stabilizzare la situazione, proteggere nuovi territori e svolgere operazioni offensive, lo Stato Maggiore ha dovuto dare attuazione ai piani della mobilitazione parziale. Provvedimenti del genere non ci sono stati dai tempi della Grande Guerra Patriottica”.

Il vice ministro della Difesa ha proseguito: “Va notato che il sistema di preparativi alla mobilitazione nel nostro Paese non era stato completamente adattato alle nuove relazioni economiche moderne. Di conseguenza si è dovuto sistemare tutto in corsa. Ma in seguito alle azioni ben coordinate e professionali degli ufficiali di Stato Maggiore, in collaborazione con le autorità delle entità costituenti della Federazione Russa, sono stati chiamati alle armi 300mila cittadini che si trovavano in riserva. Attualmente, l’organico dello Stato Maggiore sta adottando tutte le misure per raggiungere gli obiettivi dell’operazione militare speciale fissati dal Comandante in capo supremo, nonché per garantire la sicurezza militare del nostro Paese con riferimento alle minacce militari esistenti”. Eh sì, perché Gerasimov ha ammesso gli errori della mobilitazione, prima di commentare i piani di Shojgu.
Uno dei compiti chiave dello Stato Maggiore è l’elaborazione del piano di organizzazione e sviluppo delle forze armate della Russia. A proposito di questo, il generale Gerasimov ha detto: “Il piano di organizzazione e sviluppo delle Forze Armate della Federazione Russa è un documento integrale che prevede misure pratiche per attuare direzioni promettenti per lo sviluppo delle Forze Armate al fine di garantire la difesa dello Stato. Il piano viene approvato dal Presidente della Federazione Russa e può essere adeguato in caso di evoluzione delle minacce esistenti per la sicurezza militare della Federazione Russa esistenti e in caso di insorgenza di quelle nuove”.

“Oggi tali minacce sono le aspirazioni dell’Alleanza Nord Atlantica di espandersi mediante Finlandia e Svezia, nonché l’uso dell’Ucraina come strumento per condurre la guerra ibrida contro il nostro paese. Per neutralizzare queste minacce, la massima dirigenza del Paese ha fissato il compito di adeguare il Piano di organizzazione e sviluppo delle forze armate. I suoi parametri sono stati approvati dal Comandante in Capo Supremo in una riunione allargata del Collegio del Ministero della Difesa”, ha insistito il capo dello Stato Maggiore delle forze armate russe.
“I principali parametri sono la creazione dei distretti militari di Mosca e Leningrado, la formazione di tre divisioni di fanteria motorizzata come parte di formazioni combinate di armi nelle regioni di Kherson e Zaporozhzhia, nonché di un corpo d’armata in Carelia”, ha evidenziato.
L’obiettivo principale di tale lavoro è quello di “assicurare la protezione garantita della sovranità e dell’integrità territoriale del nostro Paese e creare le condizioni per il suo progressivo sviluppo socio-economico. Sono sicuro che lo Stato Maggiore continuerà a contribuire all’attuazione dei piani per garantire la sicurezza militare del nostro Stato a lungo termine”.





