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Gaza, altri 70 morti sotto i bombardamenti mentre l’ONU avverte della carestia alimentare

È di almeno 65 palestinesi uccisi dall’alba il bilancio degli ultimi attacchi israeliani nella Striscia di Gaza, secondo quanto riferito da fonti mediche ad Al Jazeera. Solo a Gaza City le vittime sarebbero 37, mentre Israele intensifica i bombardamenti in vista di una più ampia offensiva di terra.

La scuola colpita a Sheikh Radwan

Tra i luoghi colpiti figura una scuola a Sheikh Radwan, quartiere dove decine di civili avevano trovato rifugio in tende allestite nel cortile. Secondo il Ministero della Salute di Gaza, nell’attacco sarebbero rimaste uccise almeno 12 persone.

Sui social media circolano immagini, verificate dall’emittente araba Al Jazeera, che mostrano un drone israeliano sorvolare un edificio a Sheikh Radwan sotto lo sguardo dei residenti, per poi sganciare un ordigno. Il video si interrompe con una nube di fumo che si alza dal punto colpito.

Gli attacchi si inseriscono in un quadro di crescente intensificazione militare da parte di Israele, che secondo le proprie forze armate mira a preparare il terreno a una nuova fase del conflitto.

La carestia a Gaza

Tutto questo accade mentre un osservatorio sulla fame nel mondo, sostenuto dalle Nazioni Unite, ha stabilito che la carestia è in atto a Gaza City e nelle aree circostanti. In precedenza, l’Integrated Food Security Phase Classification (IPC) aveva avvertito che Gaza era sull’orlo della carestia, ma ora afferma per la prima volta che gli eventi degli ultimi mesi, tra cui una nuova offensiva israeliana, un aumento degli sfollamenti e settimane di blocco totale israeliano del territorio, hanno reso la carestia una realtà a Gaza.

Gli esperti dell’IPC avvertono che la carestia si estenderà ad altre zone di Gaza se non si interviene per fermare la guerra israeliana e aumentare gli aiuti umanitari. Diamo un’occhiata più da vicino.