È morto il giornalista Rai Franco Di Mare. Lo ha annunciato la famiglia in una nota. «Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari», si legge, «oggi si è spento Franco Di Mare». Il noto giornalista era malato di mesotelioma, come aveva raccontato lui stesso a «Che tempo che fa», ospite da Fabio Fazio, per presentare il suo ultimo libro «Le parole per dirlo». (continua a leggere dopo le foto)

Morto il giornalista Franco Di Mare: era malato di cancro
«Ho un cancro», aveva detto Franco Di Mare. «Oggi ci si cura e spesso si guarisce. Da questo no. Non se ne va, al massimo lo puoi rallentare, ma resta lì ed è uno dei più cattivi». L’inviato di guerra individuava la causa del mesotelioma che lo aveva colpito nell’essere «stato a lungo nei Balcani, tra proiettili all’uranio impoverito, iper-veloci, iper-distruttivi, capaci di buttare giù un edificio. Ogni esplosione liberava nell’aria infinite particelle di amianto. Ne bastava una. Seimila volte più leggera di un capello. Magari l’ho incontrata proprio a Sarajevo, nel luglio del 1992, la mia prima missione. O all’ultima, nel 2000, chissà. Non potevo saperlo, ma avevo respirato la morte. Il periodo di incubazione può durare anche 30 anni. Eccoci». (continua a leggere dopo le foto)
Morto Franco Di Mare: il giornalista aveva 68 anni
Un motivo di grande amarezza, per Franco Di Mare, il trattamento ricevuto dalla Rai: «Quando mi sono ammalato ho chiesto di avere lo stato di servizio, con l’elenco delle missioni, per supportare la diagnosi. Ho mandato almeno 10 mail, dall’ad al capo del personale. Nessuna risposta. Con alcuni prendevo il caffè ogni mattina. Ero un dirigente come loro, direttore ad interim di Raitre. Gli ho scritto messaggi sul cellulare chiamandoli per nome: “Ho una malattia terminale”. Mi hanno ignorato. Ripugnante, dovrebbero vergognarsi. Peraltro il palazzo di viale Mazzini è pieno d’amianto. Sottovoce, ti sconsigliano di appendere quadri al muro».





