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Rigassificatori, sì del Senato al decreto legge: ora è approvato in via definitiva

Dl rigassificatori, è arrivato nel pomeriggio di oggi giovedì 20 luglio 2023 il “sì” del Senato al decreto legge su cui il governo aveva posto la questione di fiducia. Il testo approvato dall’aula di Palazzo Madama contiene misure urgenti per gli enti territoriali, nonché per garantire la tempestiva attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza per il settore energetico.

I voti favorevoli sono stati 97, i contrari 67 e un solo astenuto. Il risultato è stato comunicato a voce dal presidente di turno, Maurizio Gasparri, per un guasto tecnico al tabellone elettronico. Il provvedimento, che ha già avuto il via libera dalla Camera, è approvato in via definitiva.

Che cosa prevede il Dl rigassificatori

Oltre a numerose norme per favorire – almeno negli intenti del governo – una crescente autonomia energetica, il decreto legge approvato in via definitiva oggi rilancia la possibilità di realizzare rigassificatori sul territorio nazionale italiano. Entro 60 giorni dalla sua entrata in vigore, i soggetti interessati avranno l’opportunità di proporre nuove istanze per la realizzazione di nuovi rigassificatori galleggianti. Questa decisione mira a rafforzare e diversificare le risorse energetiche del paese, aprendo nuove prospettive per l’approvvigionamento di gas naturale liquefatto.

Grazie all’approvazione del decreto, i termini per la presentazione delle istanze di autorizzazione legate alla costruzione o all’esercizio di unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione – incluso il caso di ricollocazione – sono stati prorogati al 29 luglio 2023. Un’opportunità che sarà senz’altro sfruttata dai principali attori del settore energetico, i quali hanno ora il vantaggio di un maggiore lasso di tempo per avanzare con progetti ambiziosi.

Ma non è tutto: l’aspetto cruciale del decreto riguarda anche il termine di conclusione del procedimento di autorizzazione, che subisce un significativo incremento, passando da 130 a 200 giorni. È fondamentale notare che questa estensione non è fine a sé stessa, ma è finalizzata a garantire un’analisi approfondita e accurata di ogni aspetto coinvolto. Il nuovo periodo comprende valutazioni ambientali di primaria importanza, assicurando che ogni progetto sia sottoposto a una rigorosa valutazione degli impatti sull’ecosistema circostante.

Inoltre, il decreto sancisce che l’intero processo di autorizzazione sarà sottoposto alla Commissione tecnica Pniec-Pnrr, un organismo di competenza che fornirà una valutazione tecnica specializzata. Questa misura è stata adottata per garantire che ogni iniziativa sia allineata agli obiettivi strategici di pianificazione energetica nazionale, promuovendo la sostenibilità e la sicurezza dell’approvvigionamento energetico.

“L’apertura delle nuove candidature e l’allungamento dei tempi di valutazione rappresentano un’opportunità senza precedenti per lo sviluppo del settore del gas naturale liquefatto”, ha fatto notare il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto. “Le imprese coinvolte possono ora sfruttare a pieno questi cambiamenti normativi, contribuendo al potenziamento dell’infrastruttura energetica del paese e all’affermazione dell’Italia nel panorama internazionale come un punto di riferimento nel campo dell’energia pulita e sostenibile. L’auspicio è che queste iniziative possano portare a una maggiore resilienza energetica, a una diversificazione delle fonti e a un futuro più promettente per il nostro sistema energetico”.