Una nuova, potenzialmente clamorosa rivelazione emerge sull’omicidio di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. Secondo un’esclusiva del Tg1, trasmessa nel giorno degli interrogatori in Procura a Pavia, sarebbe stata individuata un’impronta di Andrea Sempio nei pressi del cadavere della vittima.
L’impronta accanto al corpo: il nuovo elemento investigativo
A riferirlo è il Tg1, secondo cui una perizia disposta dalla Procura di Pavia avrebbe evidenziato la presenza dell’impronta di Sempio vicino al corpo di Chiara Poggi, all’interno della villetta di via Pascoli.
Il dato sarebbe emerso nell’ambito dei nuovi accertamenti tecnici condotti per riesaminare le prove relative al delitto. Al momento non è noto se si tratti di un’impronta digitale o palmare né su quale superficie sia stata rinvenuta, ma si tratterebbe comunque di una traccia compatibile con la scena del crimine, finora mai emersa nei processi precedenti.
Secondo quanto trapela, proprio questa impronta avrebbe costituito uno degli argomenti centrali degli interrogatori odierni condotti dai pm Stefano Civardi, Valentina De Stefano e Giuliana Rizza, in particolare quelli di Alberto Stasi (condannato in via definitiva a 16 anni) e di Marco Poggi, fratello della vittima.
Ci sarebbe l’impronta di Andrea #Sempio accanto al cadavere di Chiara #Poggi. Lo rivela una perizia disposta dalla procura di #Pavia in merito ai nuovi accertamenti disposti per fare luce sul delitto di #Garlasco.#Tg1 pic.twitter.com/ZYeqLGeUw5
— Tg1 (@Tg1Rai) May 20, 2025
Sempio non si presenta, Stasi risponde a tutte le domande
Mentre Andrea Sempio, indagato nella nuova inchiesta, non si è presentato all’interrogatorio, appellandosi – tramite i suoi avvocati – all’art. 375 comma 4 del codice di procedura penale, Alberto Stasi si è seduto davanti ai magistrati come testimone assistito.
Il suo legale, Antonio De Rensis, ha parlato con i giornalisti all’uscita dal Tribunale:
“Giornata assolutamente positiva. Non posso assolutamente dire nulla sugli argomenti perché ovviamente c’è un’indagine in corso. Quello che posso dire è che abbiamo risposto a tutte le domande e che siamo molto contenti di essere venuti. È durato il tempo giusto. Siamo molto soddisfatti. Non posso parlare del futuro, parlo del presente: continuo a dire che ho grande fiducia e grande rispetto per chi sta lavorando.”
Un commento che, letto alla luce della presunta nuova impronta, appare ancora più rilevante. Potrebbe essere proprio questo nuovo riscontro tecnico – fino a oggi ignoto – a rappresentare il potenziale punto di svolta nelle indagini riaperte sul delitto.
Un’indagine che cambia volto
Resta il massimo riserbo da parte della Procura, ma la combinazione di:
- nuove analisi genetiche e dattiloscopiche,
- rilettura delle telefonate sospette,
- spostamenti e geolocalizzazione di Sempio,
- nuovi oggetti rinvenuti durante le perquisizioni,
indica un’inchiesta che non si limita più a riconsiderare Stasi, ma punta a una dinamica più complessa, forse a più mani, come suggerito dagli stessi magistrati.
Fonti: Tg1 RAI, dichiarazioni stampa, fonti giudiziarie
Data: 20 maggio 2025





