È stato trovato vivo il piccolo Allan Bernard Ganao, il bimbo di 5 anni scomparso in un’area campeggio a Ventimiglia. Lo hanno confermato fonti inquirenti a Fanpage.it Il bimbo di 5 anni si trovava in un camping a Latte con i familiari e la sorella e si era allontanato nella serata di venerdì 11 luglio.
Ventimiglia, il piccolo Allan è stato ritrovato vivo: era scomparso venerdì dal campeggio
Il bambino si era allontanato venerdì sera dal camping “Por la Mar”, nella frazione di Latte, dove si trovava in vacanza con la famiglia. Da quel momento erano partite le operazioni di ricerca, che hanno coinvolto centinaia di persone tra forze dell’ordine, volontari e protezione civile. Il ritrovamento è avvenuto grazie alla segnalazione di un passante che ha notato Allan e ha immediatamente allertato le autorità.
La scomparsa venerdì sera
Allan si trovava al campeggio insieme al padre, alla madre e alla sorellina. Era una vacanza di pochi giorni, una parentesi estiva in Liguria. Venerdì 11 luglio, intorno alle 19.30, il bambino si sarebbe allontanato da solo, mentre il papà stava montando la tenda. Le prime immagini utili sono arrivate dalle telecamere di sorveglianza, che hanno immortalato il piccolo mentre si allontanava a piedi. Poco dopo, un uomo ha riferito alle autorità di averlo visto nei pressi dell’incrocio con la statale Aurelia.
Il testimone interrogato in Caserma
L’uomo, identificato con le iniziali P.D., è stato sentito in caserma come testimone. In un primo momento, aveva raccontato di aver aiutato il bambino ad attraversare la strada e di averlo indirizzato verso un bivio poco distante dalla sua abitazione. Ma il suo racconto non ha convinto del tutto gli inquirenti. I cani molecolari impiegati nelle ricerche hanno infatti ignorato il sentiero indicato da P.D. e si sono diretti con decisione verso la sua casa, fermando le ricerche proprio davanti all’ingresso. Da quel momento, il sospetto si è fatto più concreto.
Cambia versione: “L’ho accompagnato in auto”
Messo sotto pressione, il testimone ha cambiato versione. In un secondo interrogatorio, ha dichiarato di aver trasportato Allan in auto, e non a piedi come aveva sostenuto in precedenza. Una discrepanza che ha portato le forze dell’ordine a sequestrare il suo veicolo e a perquisire la casa. Le ricerche si sono concentrate nei pressi della sua abitazione e dei terreni limitrofi. Secondo quanto riferito, l’uomo avrebbe incontrato il bambino mentre chiamava il papà e lo avrebbe poi lasciato proseguire da solo. Ma finora non era stato possibile confermare questa versione.
Il ritrovamento grazie a un passante
Il colpo di scena è arrivato nel pomeriggio di domenica. Un passante ha notato Allan da solo, riconoscendolo dalle fotografie che da due giorni circolavano ovunque: maglietta bianca, pantaloncini verdi, lo stesso abbigliamento che indossava al momento della scomparsa. L’uomo ha avvisato immediatamente le forze dell’ordine, che sono intervenute per verificare l’identità del bambino. Poco dopo è arrivata la conferma ufficiale: era davvero Allan.
Una notizia accolta con sollievo
Le prime informazioni sulle condizioni di salute del bambino parlano di un lieve stato confusionale, ma Allan sta bene. È stato subito sottoposto ad accertamenti medici e ricondotto dai genitori, che hanno finalmente potuto riabbracciarlo. Per due giorni, la sua famiglia aveva lanciato appelli pubblici, chiedendo a chiunque avesse visto qualcosa di farsi avanti. Le forze dell’ordine avevano attivato ogni possibile risorsa, con oltre 200 operatori impegnati tra unità cinofile, droni, pattugliamenti a piedi e perlustrazioni dei sentieri.
Indagini ancora in corso
Anche se il bambino è stato ritrovato vivo, le indagini non sono concluse. Gli investigatori vogliono chiarire l’effettiva dinamica dei fatti, e soprattutto verificare il ruolo del testimone, le cui versioni si sono rivelate contraddittorie. L’area in cui è stato ritrovato il piccolo si trova non lontano dalla casa dell’uomo interrogato, un dettaglio che potrebbe essere decisivo nelle prossime ore. Sarà ora compito della magistratura accertare eventuali responsabilità.










