Il 23 maggio 1992 è una data incisa nella memoria collettiva del Paese: il giorno della strage di Capaci, quando Cosa nostra colpì al cuore lo Stato uccidendo Giovanni Falcone, simbolo della lotta alla mafia. Quel sabato pomeriggio, un’esplosione devastante sull’autostrada A29 tra l’aeroporto di Palermo e la città fu la scena di un attentato che cambiò per sempre la storia della giustizia italiana.
L’attentato e le sue vittime
A premere il telecomando, posizionato su una collina sopra l’autostrada, fu Giovanni Brusca, attivando i 500 chili di tritolo nascosti in un canale di scolo sotto la carreggiata. L’esplosivo, preparato dall’artificiere Pietro Rampulla, fece saltare in aria l’auto su cui viaggiava Falcone, causando la morte del magistrato, della moglie Francesca Morvillo (anch’essa giudice) e dei tre agenti di scorta: Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. Sopravvisse all’attentato solo Giuseppe Costanza, l’autista, miracolosamente salvo.
Fu uno degli esecutori, Gioacchino La Barbera, a definire l’attacco come “l’attentatuni”, il colpo definitivo contro l’uomo che più di tutti rappresentava l’antimafia istituzionale.
L’eredità di Falcone e la stagione del sacrificio
Giovanni Falcone, con il supporto dei collaboratori di giustizia come Tommaso Buscetta, era riuscito a ricostruire l’organizzazione di Cosa nostra, individuandone gerarchie, mandanti e killer. Insieme a Paolo Borsellino e al pool antimafia coordinato da Antonino Caponnetto, fu tra gli artefici del Maxiprocesso di Palermo, che portò alla sbarra 474 imputati e fu la più grande risposta dello Stato alla mafia.
L’efferato attentato di Capaci, pur nel suo orrore, segnò l’inizio di una presa di coscienza nazionale. Ma il tributo di sangue non era finito. Dopo appena 57 giorni, il 19 luglio 1992, toccò a Paolo Borsellino essere ucciso con modalità simili in via D’Amelio. Due date, due martiri, un unico monito: la lotta alla mafia non conosce tregua.
La storia della strage di Capaci negli archivi Ansa (LINK alla raccolta completa di articoli)
La strage di Capaci, la scheda e il documentario di Rai Cultura (LINK)
