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Roberto Saviano torna in libreria: “Una storia del 1981 che mi tormenta”

Roberto Saviano tornerà in libreria a maggio 2025 con L’amore mio non muore per Einaudi Stile libero. Lo scrittore rientra nel gruppo di Segrate che, con il marchio Mondadori, aveva dato alle stampe il suo esordio, Gomorra, nel 2006, quando aveva soltanto 26 anni. Da allora il volto noto ha pubblicato con diversi editori, da Feltrinelli (ZeroZeroZeroLa paranza dei bambiniBacio feroce), a Bompiani (Solo è il coraggio) per cui ha anche curato la collana Munizioni. Con Einaudi Stile libero non è un esordio: del 2010 è il volume  La parola contro la camorra.

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Roberto Saviano torna in libreria: «Una storia del 1981 che mi tormenta»

Gomorra, che ha venduto nel mondo dieci milioni di copie ed è stato tradotto in 52 lingue entrerà, come gli altri titoli dello scrittore, nel catalogo dello Struzzo. Verrà riedito da Einaudi, in prossimità del ventennale, con una nuova introduzione in cui Roberto Saviano ricorderà la storia di un bestseller che non solo ha segnato la sua esistenza, ma ha anche scosso le coscienze di molti. Un libro che racconta il potere della camorra, la sua affermazione economica e finanziaria, e la sua forza militare, la sua metamorfosi in comitato d’affari. Con L’amore mio non muore Saviano torna ad occuparsi di una tragica storia di criminalità organizzata, questa volta legata alla ’ndrangheta. Si parla di Rossella Casini, studentessa fiorentina, scomparsa a Palmi (Reggio Calabria) il 22 febbraio 1981. «Ho incontrato questa storia molti anni fa. Ho iniziato a inseguirla, mi ha tormentato, e ora ho deciso di raccontarla. Di raccontare quel che è accaduto a una ragazza ammazzata nel più feroce dei modi, una ragazza di cui non abbiamo che una foto, una sola. Il suo corpo non è mai stato ritrovato e i colpevoli dell’omicidio non sono mai stati condannati. È una storia senza giustizia, che ho deciso di far rivivere attraverso il romanzo», ha raccontato Saviano al «Corriere della Sera».

Il romanzo racconta di Rosella Casini, vittima della ‘Ndrangheta

Rossella Casini è stata una vittima della ‘Ndrangheta, scomparsa in Calabria durante la sanguinosa faida tra la ‘ndrina Gallico e le ‘ndrine Parrello-Condello, nota anche come la “faida di Palmi”. Perché un libro con lei protagonista? «Soltanto così potevo disegnare le scelte e restituire il coraggio di una giovanissima toscana persuasa di poter fermare una faida di ’ndrangheta in nome dell’amore; animata dall’illusione di mutare il corso degli eventi avendo come unica risorsa il voler bene», ha confidato al «Corriere» lo scrittore e giornalista italiano. Quella di Rossella, però, non è stata una storia di ingenuità. «È una scelta di fede. Di fede nel “congegno” dell’amore, a cui affida ogni possibilità di salvezza. La sua fede verrà infranta, spezzata, tradita. Ma la verità che custodiva rimarrà intatta», ha evidenziato.

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