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Lilli Gruber e il nuovo libro sul porno “Non farti fottere”

Lilli Gruber ha da poco dato alle stampe il suo ultimo libro “Non farti fottere”, edito da Rizzoli. Senza falsi pudori né pregiudizi, la nota giornalista ha spiegato come sia il porno a usare noi, e non viceversa. Per invertire la rotta è necessario aprire un dibattito, chiedendo innanzitutto alle istituzioni un’educazione sentimentale e sessuale per ragazze e ragazzi. Secondo la conduttrice di “Otto e mezzo” la peggiore pornografia online ci ha rubato tre grandi cose: l’erotismo, il desiderio e la fantasia. In un’intervista rilasciata a “Repubblica” Lilli Gruber ne ha parlato apertamente, evidenziando soprattutto gli effetti di questo fenomeno.

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Porno online, Lilli Gruber: “I ragazzi assistono a sesso violento che non rappresenta la realtà” 

Per Lilli Gruber bisognerebbe introdurre l’educazione sentimentale e sessuale nelle scuole: «Invece si riempiono la bocca di sacralità della famiglia». Aspetto questo fondamentale per la giornalista: «C’entra perché pensano che se teniamo l’educazione sessuale lontana dalle scuole i bambini restano puri e casti e non sapranno niente dei lati oscuri. Ma i nostri ragazzi, anche giovanissimi, sanno già tutto». Dovrebbe occuparsene prima la famiglia? «Mentre si discute se scuola o famiglia… se ne occupa il porno online. I ragazzi passano una media di 5 ore al giorno sul web. Esiste una quantità di siti porno come mai prima. Accesso facilissimo. E senza pagare un euro», ha chiarito la Gruber.

Lilli Gruber e il suo libro sul porno online

Una soluzione potrebbe essere rendere il porno a pagamento? «Certo, ma ci vuole uno sforzo planetario. L’educazione sessuale nelle scuole serve per non lasciare ragazzi e ragazze nella non consapevolezza». C’è connessione fra porno e violenza sessuale: «Lo stupro di gruppo di Palermo è indicativo. Quello che ha postato sui social il video, commenta: “Eravamo come 100 cani su una gatta. Una cosa così l’ho vista solo sui video porno”», ha rimarcato Lilli Gruber. «Nella maggior parte dei casi i ragazzi assistono a sesso violento che non rappresenta la realtà. Le richieste che i ragazzi fanno alle loro fidanzate sono mutuate da quello che vedono sul porno. Recentemente sul New York Times una psicologa ha raccontato che sempre più ragazzine vanno da lei perché i fidanzati chiedono la tecnica dello strangling, il soffocamento. Cosa tipica del porno online», ha detto poi la giornalista.

“Non possiamo lasciare l’educazione sessuale e sentimentale dei giovani nelle mani del porno online”

«Adulti consenzienti fanno quello che vogliono. Ma per i minorenni dobbiamo fare qualcosa. La professoressa Graziottin dice che le ragazzine chiedono la plastica vaginale perché vedono il porno e si rasano, si depilano pube e vagina accorgendosi delle imperfezioni di piccole e grandi labbra. Siamo a un livello inquietante o no? E i maschi ai quali i porno online creano un’ansia da prestazione per cui non è mai abbastanza lungo, non durano mai abbastanza?», ha detto Lilli Gruber a “Repubblica”. Occorre «spiegare che i porno attori si iniettano nel pene il Caverject e che le porno attrici usano anestetici per sopportare doppie-triple penetrazioni», ha aggiunto. Sul finale qualche considerazione sul suo modo di vedere l’erotismo. Alla domanda “Sei più seduttrice o seducibile?”, lei ha risposto: «Non lo so. Non sono una che ostenta. Non credo che l’unico modo di proporti sia quello di tirar fuori le tette».

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