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Epifania, chi è la befana e cosa c’entra con i Re Magi

L’Epifania segna la conclusione ufficiale delle vacanze natalizie. Il 6 gennaio si ricorda la visita dei re Magi a Gesù a Betlemme e si attende (vale soprattutto per i più piccoli) l’arrivo della Befana, che ne è la forma popolare in Italia. Da qui il noto proverbio “Epifania tutte le feste porta via”. Ma qual è il suo più profondo significato? Perché si festeggia? Che hanno in comune le due storie? L’Epifania è una ricorrenza cristiana, che arriva dodici giorni dopo il Natale. Non in tutto il mondo essa si celebra il 6 gennaio: per alcune chiese ortodosse, che seguono il calendario giuliano, si festeggia il 19 gennaio.

Il termine Epifanìa, deriva dal lat. tardo epiphanīa, gr. ἐπιϕάνεια, in origine agg. neutro pl., «(feste) dell’apparizione» e dunque «manifestazione (della divinità)». Da ἐπιϕανής «visibile», der. di ἐπιϕαίνομαι «apparire». Come si legge sulla “Treccani” la parola, che nel mondo religioso greco indicava le azioni con cui la divinità si manifestava, passò ad indicare la celebrazione delle principali manifestazioni della divinità di Gesù Cristo, restringendosi nella Chiesa occidentale ad indicare la venuta e l’adorazione dei Magi. Questi ultimi pare interpretassero i sogni e studiassero gli astri.

Non si ha certezza che fossero effettivamente in tre, né che seguissero una cometa. Si parla dei Re Magi solo nel Vangelo di Matteo, testo che nei secoli è stato arricchito da una lunga tradizione. Lì non c’erano neppure i loro nomi (Melchiorre, Baldassare e Gaspare), ma vengono citati i loro doni: l’oro (simbolo di regalità); l’incenso (allusione alla divinità); e la mirra, che era una resina aromatica molto usata nell’antico Egitto per le imbalsamazioni (presagio della Crocifissione di Gesù).

Ma cosa c’entra la Befana coi Re Magi? È una storpiatura del termine “Epifania”, tuttavia la figura della vecchina “che vien di notte con le scarpe tutte rotte” è legata ad altro. La Befana indicherebbe un’immagine popolare tipicamente italiana, poco nota nel resto del mondo, che affonda le sue radici nei riti propiziatori pagani legati al solstizio d’inverno e al raccolto dell’anno nuovo. C’è però un’antica leggenda che mette insieme la figura dei Re Magi alla Befana. 

A Betlemme, i Magi avrebbero chiesto informazioni ad un’anziana, incontrata lungo il cammino. La donna si rifiutò di seguirli, ma si pentì del gesto. Così decise di partire, portando con sé un bel po’ di dolci, fermandosi a bussare ad ogni porta in cerca di Gesù. Non trovandolo, la Befana regalò dei doni ad ogni bambino che si trovò dinnanzi. Da allora, questa vecchietta girerebbe il mondo, donando dolci a chi è stato buono, o carbone, a chi si è comportato male. Tutte prelibatezze che finiscono nelle calze.

La Befana, oltre che in Italia, si festeggia in Spagna, in Francia, in Germania, in Russia, in Islanda, in Ungheria e in Romania. E ogni Paese ha la propria tradizione: in Spagna, ad esempio, la ricorrenza cade sempre il 6 gennaio: l’equivalente dei nostri Re Magi sono i Los Reyes Magos. In Gran Bretagna l’Epifania coincide con la Dodicesima Notte, che dà il titolo ad un’opera nota di William Shakespeare. In Russia, invece, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, si fa il bagno nelle acque ghiacciate.