Chi sono stati gli italiani a vincere il Nobel? Beh, diversi. Si contano ventuno personalità originarie del Belpaese. L’ambito premio, lo ricordiamo, è un’onorificenza di valore mondiale attribuita ogni anno a viventi che si sono distinti nei diversi campi dello scibile umano, apportando «i maggiori benefici all’umanità» per le loro ricerche, scoperte e invenzioni, per le opere letterarie, per l’impegno in favore della pace mondiale. L’ultimo italiano in ordine cronologico ad essersi aggiudicato il Nobel è stato Giorgio Parisi. L’annuncio è arrivato il 5 ottobre del 2021: Parisi è stato scelto come vincitore del Premio Nobel per la Fisica insieme ai colleghi Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann per il contributo «alla comprensione dei sistemi fisici complessi».
Chi sono stati gli Italiani a vincere il Premio Nobel
In totale, i Nobel italiani sono ben ventuno, divisi nelle seguenti materie: letteratura (6), medicina (6), pace(1), fisica(6), chimica(1), economia(1). Le donne sono 2 e gli uomini 19. I primi, nel 1906, Camillo Golgi, per la medicina, e Giosuè Carducci per la letteratura. La maggior parte dei premi assegnati ad italiani sono quelli per la medicina: dopo Golgi hanno ottenuto il riconoscimento nel 1957 Daniel Bovet per la sua scoperta sugli antistaminici; nel 1969 Salvatore Luria, emigrato negli Stati Uniti dopo la promulgazione delle leggi razziali; nel 1975 Renato Dulbecco per le sue ricerche sui virus tumorali; nel 1986 Rita Levi-Montalcini per il suo contributo alla scienza; e, infine, nel 2007 Mario Capecchi, italiano di nascita che ha sempre vissuto e lavorato negli USA.
Chi sono stati gli Italiani a vincere il Premio Nobel: il primo in assoluto il poeta Giosuè Carducci
Il primo in assoluto fu Giosuè Carducci, noto poeta che ottenne il Nobel per la Letteratura nel 1906 «non solo in riconoscimento dei suoi profondi insegnamenti e ricerche critiche, ma su tutto un tributo all’energia creativa, alla purezza dello stile ed alla forza lirica che caratterizza il suo capolavoro di poetica». Carducci è famoso soprattutto per le Rime Nuove e le Odi Barbare. Quello stesso anno un altro brillante italiano si aggiudicò il riconoscimento: lo scienziato Camillo Golgi ottenne a pari merito con Santiago Ramón y Cajal il Nobel per la Medicina in seguito ai suoi studi sulla istologia del sistema nervoso. Nobel per la pace (finora l’unico) per il giornalista Ernesto Teodoro Moneta, che lo ricevette nel 1907, insieme al francese Louis Renault, in seguito ai suoi scritti per fondare Società per la pace e la giustizia internazionale. Moneta partecipò, infiammato dagli ideali del Risorgimento, alle lotte per l’indipendenza fin dal 1848, ma presto maturò il rifiuto verso ogni tipo di violenza, che lo portò a contatto degli ambienti del pacifismo internazionale.
Da Guglielmo Marconi a Grazia Deledda, passando per Enrico Fermi
È stato assegnato a Guglielmo Marconi, scienziato e inventore italiano, il Nobel per la Fisica del 1909. Fu l’inventore del telegrafo senza fili e le sue ricerche sulle onde radio gettarono le basi per la nascita della radio e delle televisione. Nel 1926 Grazia Deledda vince il Nobel per la Letteratura «per la sua potenza di scrittrice, sostenuta da un alto ideale, che ritrae in forme plastiche la vita quale è nella sua appartata isola natale e che con profondità e con calore tratta problemi di generale interesse umano». Nel ’34 è la volta del grande Luigi Pirandello, che si aggiudicò il Nobel per la Letteratura nel 1934 «per il suo coraggio e l’ingegnosa ripresentazione dell’arte drammatica e teatrale».
Chi sono stati gli Italiani a vincere il Nobel (meno di quanto pensi)
Oltre al già citato Parisi altri italiani si sono aggiudicati il Nobel per la Fisica: Enrico Fermi, premiato nel 1938 per le sue ricerche sulla radioattività, poi ancora Emilio Segrè, Nobel nel 1959, Carlo Rubbia nel 1984 e Riccardo Giacconi nel 2002 per i suoi studi nell’ambito dell’astrofisica. Sempre nel 1959 l’Italia poté godere di un altro Nobel, quello per la Letteratura conferito all’ermetico Salvatore Quasimodo «per la sua poetica lirica, che con ardente classicità esprime le tragiche esperienze della vita dei nostri tempi». Nel 1963 Giulio Natta si aggiudicò il Nobel per la Chimica insieme al collega Karl Ziegler per «le loro scoperte nel campo della chimica e della tecnologia dei polimeri».
Salvatore Luria, per le sue ricerche, ottenne il Nobel per la Medicina insieme a Max Delbrück ed Alfred Hershey nel 1969. Sei anni dopo toccò a Renato Dulbecco, che vinse lo stesso riconoscimento dopo che ebbe scoperto il meccanismo d’azione dei virus tumorali nelle cellule animali. Nel 1975 l’Accademia assegnò il Nobel per la letteratura a Eugenio Montale, autore della celebre raccolta “Ossi di Seppia”. Il premio gli fu conferito per «la sua poetica distinta che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni».
Franco Modigliani finora unico Nobel per l’Economia del nostro Paese: l’ultimo il fisico Giorgio Parisi
Franco Modigliani è finora il primo e unico Nobel per l’Economia del nostro Paese: ricevette il riconoscimento nel 1985 per le sue teorie sulla finanza d’impresa e le analisi del risparmio. Il 9 ottobre del 1997 Dario Fo fu insignito del Premio Nobel per la letteratura. Il drammaturgo e attore ricevette a Stoccolma dalle mani del re Gustavo di Svezia il riconoscimento, assegnatogli con la seguente motivazione: “Perché, seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi”. Nel 2002 Riccardo Giacconi ottenne il Nobel per la Fisica insieme ai colleghi Raymond Davis Jr. e a Masatoshi Koshiba per le loro ricerche sullo spettro magnetico. Il genetista Mario Capecchi ha vinto il Nobel per la Medicina del 2007 insieme agli scienziati Martin Evans e Oliver Smithies per le scoperte sull’impiego di cellule staminali nei processi di modificazione genetica.





